Auto Elettriche come si ricaricano, i sistemi a confronto

Per caricare un’auto elettrica, è necessario collegarla a una postazione di ricarica. Una soluzione che è oggi disponibile; a casa, sul lavoro, in luoghi pubblici e presso le “stazioni di servizio” dedicate.

La maggior parte dei conducenti di veicoli elettrici si collega a una colonnina di ricarica ogni volta che parcheggia per trovare l’auto già pronta all’uso al proprio ritorno. A seconda della situazione puoi rifornire l’auto elettrica pagando il “pieno” tramite un’app, una carta di credito contactless o una scheda RFID del gestore della stazione.

I SISTEMI DI RICARICA DELLE AUTO

La ricarica di un’auto elettrica è diversa dal rifornimento di carburante di un veicolo a benzina o diesel. Come detto molti conducenti di auto elettriche si collegano alla rete elettrica ogni volta che parcheggiano per riprendere il veicolo con una batteria più carica rispetto a quando l’hanno lasciato.

Importante allora chiedersi “dove parcheggio regolarmente?” e poi cercare di utilizzare i punti di ricarica installati nelle vicinanze. Per la maggior parte delle persone ciò significa parlare di casa e lavoro.

LA RICARICA A CASA

Finché si dispone di un parcheggio privato o di un garage è possibile caricare la propria auto elettrica a casa grazie ad un caricatore domestico dedicato. E’ possibile collegare l’auto durante la notte e, anche se non si dispone di una rete elettrica performante, sfruttare 8-9 ore per immagazzinare quanta più energia possibile. In genere le colonnine domestiche hanno una potenza di 3kW.

Un punto di ricarica domestico può avere funzionalità di sicurezza integrate e, se è abilitato, anche il Wi-Fi per il monitoraggio energetico e gli aggiornamenti sullo stato del processo. Il prezzo di una colonnina domestica varia dagli 800 ai 3.000 euro a seconda della potenza del flusso di energia in uscita.
La maggior parte dei caricabatterie domestici ha un cavo in dotazione che in genere è sufficiente collegare al veicolo per iniziare la ricarica. Molti sono compatibili anche con una presa universale di “Tipo 2” e si collegano all’auto allo stesso modo. Verifica sempre il tipo di cavo che funziona con la tua auto.
Le auto elettriche possono anche essere collegate direttamente a una presa domestica standard. Tuttavia questo processo richiede più tempo per la ricarica e le prese domestiche non hanno le caratteristiche di sicurezza proprie di un caricabatterie dedicato. Ricordati inoltre che dovrai rinunciare ad accendere in contemporanea gli elettrodomestici a maggior assorbimento energetico come, ad esempio, la lavatrice.

RICARICA DI UN’AUTO ELETTRICA A LAVORO

È molto comodo ricaricare l’auto sul posto di lavoro perché, proprio come succede a casa, la tua auto resta ferma per un periodo prolungato. Molte aziende stanno installando, per motivi di sostenibilità ambientale, stazioni di ricarica per il personale o al fine di facilitare il passaggio a una flotta aziendale completamente elettrica.

Le colonnine di ricarica aziendali, in genere, offrono le stesse prestazioni di ricarica di quelle domestiche e normalmente hanno prese universali “Tipo 2”. Questo significa che sarà necessario portare con se lo specifico cavo compatibile con il proprio veicolo.
A seconda delle situazioni la ricarica può essere avviata utilizzando una carta magnetica RFID o un’app sullo smartphone.
Raramente le aziende istallano stazioni “veloci” come quelle da 50 kW. Dato il costo importante queste sono quasi sempre dedicate ai veicoli della flotta commerciale piuttosto che alle auto dei dipendenti.

LE COLONNINE DI RICARICA PUBBLICHE

Puoi caricare la tua auto elettrica quando parcheggiata in luoghi pubblici, ad esempio al supermercato, in palestra, al cinema, nei centri commerciali o nei parcheggi del centro città.

Di solito non è necessario caricare completamente la batteria una volta a destinazione, ma frequenti ricariche possono evitare di ritrovarsi con l’auto completamente scarica.

Queste stazioni di ricarica “pubbliche” offrono in genere una potenza di 7 kW. In Europa capita spesso che i negozi offrano come incentivo brevi ricariche gratuite ai loro clienti.
Importante portare il proprio cavo e scaricare l’app dedicata per lo smartphone per iniziare la ricarica. Per le colonnine meno recenti spesso servono specifiche carte “RFID” dell’operatore di quel servizio. A semplificare le cose sono nate negli anni app che, grazie ad accordi con i vari fornitori dei servizi di ricarica, offrono un accesso semplificato a questi servizi direttamente dal proprio smartphone.

LA RICARICA RAPIDA

Se si usa un’auto elettrica per lunghi viaggi le stazioni di ricarica rapida sono una garanzia.

In questi casi è possibile utilizzare una rete di colonnine di ricarica rapida ad alta potenza, da 43 a 350kW, che sono sempre più presenti nelle stazioni di servizio autostradali o nelle immediate vicinanze.

Poiché sono costose e consumano molta elettricità le colonnine rapide sono generalmente offerte solo a pagamento. Esistono 3 tipologie di connettori per la ricarica rapida che cambiano a seconda del tipo di auto. I moderni caricabatterie rapidi offrono tutti e 3 i sistemi standard DC. Esempi di colonnine di ricarica rapida sono i Tesla Supercharger o le stazioni del consorzio Ionity.

Antonio Elia Migliozzi
Antonio Elia Migliozzi
Giornalista iscritto all'ordine scrivo di auto per passione. Nel 2014 ho creato Autoprove.it, uno spazio nuovo per un racconto disintermediato attento alle verità, anche scomode, del settore Automotive. Per carità non amo le notizie strillate, ma ho il desiderio di non nascondere nulla anche quando significa far arrabbiare qualche ufficio stampa.
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