Non meno di cinque produttori di automobili giapponesi hanno aderito alla joint venture per la guida autonoma guidata da SoftBank Corp e Toyota.
Secondo Reuters, Mazda, Suzuki, Subaru, Isuzu e Daihatsu avranno una quota nella venture denominata Monet. Nessuna delle case automobilistiche ha voluto commentare la notizia.
Monet, annunciata per la prima volta nell’ottobre 2018, sta sviluppando una piattaforma di servizi self-driving on-demand e, a marzo, ha ricevuto investimenti da Honda e Hino Motors, portando l’investimento complessivo a 23,2 milioni di dollari. Resta da vedere quanto i cinque nuovi partner pianificano di investire nell’impresa. Al momento Softbank e Toyota detengono ciascuno il 35% della società mentre Honda e Hino hanno ciascuno una quota del 10%.
Monet spera non solo di garantire alle case automobilistiche giapponesi di guidare in modo efficiente il passaggio verso i veicoli autonomi. La prima versione del suo servizio arriverà nel Sud-Est asiatico nel 2020.
Si ritiene che i futuri veicoli autonomi di Toyota saranno un elemento centrale del servizio di Monet e si baseranno sulla concept car e-Palette svelata al CES a gennaio 2018.