Haval H2 il SUV compatto 1.5 GPL full optional da 17.900 euro

Haval, marchio del Gruppo Great Wall, annuncia il suo ingresso ufficiale nel mercato italiano. Per l’occasione noi di Autoprove.it ci siamo immersi nel mondo del marchio con una visita presso il suo quartier generale alle porte di Milano. L’arrivo di Haval in Italia coincide con il lancio del nuovo SUV H2. Appartenente al competitivo segmento C, l’H2 vuole convincere i clienti con una ricetta che unisce prezzo e dotazioni.  La vettura sarà disponibile presso la rete a partire dal mese di settembre 2019.

Haval è il più importante brand del Gruppo Great Wall Motor. Reso indipendente nel 2013, si è affermato nella produzione dei SUV. I numeri importanti delle vendite in Cina, hanno permesso al marchio una rapida espansione mondiale. In Italia i modelli HAVAL e Great Wall sono importati e distribuiti da Eurasia Motor Company s.r.l., guidata dall’Ad Federico Daffi.

In Cina accanto al compatto H2 ci sono a listino anche il più grande H9, e il best seller H6 con più di 500.000 veicoli venduti ogni anno, dal 2013 al 2018. Insomma presto anche la gamma italiana potrebbe crescere con l’arrivo di altri modelli.

Per arrivare al traguardo dei 2 milioni di SUV venduti all’anno in cinque anni, Haval sceglie di unire prezzo e dotazioni. Nel futuro ci sarà anche la mobilità elettrica ed a idrogeno per le quali il marchio ha messo in campo ben 4 miliardi di euro.

Il brand cinese ha scelto di puntare su qualità e sicurezza su tutta la sua gamma. La struttura della scocca è realizzata in acciaio ad alta resistenza con zone di deformazione di sicurezza incorporate, per aiutare ad assorbire l’energia di una collisione e disperdendola lontano dagli occupanti. Ad esempio Haval H2 ha ottenuto 5 stelle nei crash test ANCAP.

Per produrre la sua gamma SUV, Haval ha scelto diversi leader mondiali nel settore automotive. Bosch fornisce i dispositivi ABS ed ESP, ma ci sono anche Continental, Valeo, TRW, Getrag, Borg Warner, Hella, Autoliv, Delphi, Honeywell, Sachs e Infinity by Harman.

Il SUV H2 si caratterizza per l’ampia calandra con ai lati i proiettori LED. Il design è armonioso senza eccessive squadrature, la linea di cintura è alta e tradisce una certa muscolarità. Dietro fari LED, estrattore e doppio terminale di scarico. In occasione del lancio sono presenti a listino due versioni. La Easy da 17.900 euro, e la Premium full optional con interni in pelle e prezzi da 19.900 euro.

Dentro lo spazio non manca con una plancia ben organizzata. Peccato per la posizione in basso dello schermo del sistema di infotainment. Utile il display a colori al centro del tachimetro che replica le informazioni principali. Decisamente comodi i comandi al volante e non mancano Bluetooth e cruise control. Tra gli optional il tetto panoramico, il clima bizona e l’apertura keyless. Sull’allestimento Premium troviamo anche il sedile di guida a regolazione elettrica a 6 vie.

Sul fronte sicurezza Haval H2 non teme le rivali. A bordo ci sono sei airbag; anteriore, laterale anteriore, airbag laterale a tendina integrato. Non mancano il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici, i sensori di parcheggio, la retrocamera e il sensore per l’angolo cieco.

Haval H2 arriva in Italia con il 1.497 cc turbo a benzina, a 16 valvole, da 140 CV. Il motore ha 5.600 giri/minuto e 196 Nm di coppia a 4.500 g/m. Il motore rispetta la normativa Euro 6D-Temp ed è disponibile anche con l’alimentazione a GPL. Il cambio è manuale a sei marce. Nonostante la trazione sia, al momento, solo anteriore le sospensioni indipendenti Multilink accrescono il comfort in marcia. Purtroppo non è stato possibile guidare il SUV ma uno sguardo di insieme trasmette impressioni positive.

In chiusura la manutenzione, per la nuova H2 la garanzia è di 3 anni o 100.000 chilometri.

Antonio Elia Migliozzi
Antonio Elia Migliozzi
Giornalista iscritto all'ordine scrivo di auto per passione. Nel 2014 ho creato Autoprove.it, uno spazio nuovo per un racconto disintermediato attento alle verità, anche scomode, del settore Automotive. Per carità non amo le notizie strillate, ma ho il desiderio di non nascondere nulla anche quando significa far arrabbiare qualche ufficio stampa.
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