Martedì 25 Ottobre 2022: nasceva a Milano (in un ex Capannone industriale preso e ristrutturato anni prima da un genio della fotografia come Giovanni Gastel, nipote di Luchino Visconti e deceduto il 13 Marzo 2021 per Covid-19) un Centro di Design nuovo, che sarebbe diventato di sicuro un riferimento in primo luogo per il settore Automotive: ma
a differenza di tradizioni e di percorsi storici abituali fino a due decenni fa, i nuovi “titolari”
di questo Centro non sono i soliti europei od americani; sono i Manager dello Stile e delle strategie di GAC (Guangzhou Automobile Corporation), ormai affermato “Big Player” del mercato mondiale.
Autoprove.it è stata selezionata in un gruppo ristretto di Media internazionali invitati a visitare il Centro nel secondo anniversario del suo inizio, nel tema del Design in cui GAC ha costituito un vero e proprio “Quadrilatero aureo” è dunque in Via Tortona numero 16
(zona Navigli, a Milano) nel “Design District” dove è nato anche “Fuorisalone” oltre il Ponte di Porta Genova verso Via Savona (che ospitava il Cinema Mexico dove prese il via la saga cinematografica di The Rocky Horror, decine di anni fa…). Design District, cioè un ex quartiere industriale della Ansaldo con capannoni trasformati in atelier di Design da una parte, e con Ristoranti e negozi lungo Via Foppa e Via Solari vicino al Parco; ma dove sfoggia anche il “MUDEC” in fondo proprio a Via Cortona e lo Spazio “BASE”.
Qui, insomma, il Centro del Gruppo GAC è uno dei vertici insieme al Centro di Shanghai (al numero 66 di Jinshan Avenue East, distretto di Panyu, Guangzhou) diretto da Sandy Hartono; e quello di Los Angeles, nella Silicon Valley – Costa Mesa, dove la Irvin Ave incrocia la 17th St. Ste 101 e dove a dirigere è Pontus Fontaeus; ed infine si passa all’ HeadQuarter di Guangzhou per un investimento globale in termini di strutture, strumentazione e risorse umane di oltre 40 Miliardi di Euro.
In una giornata grigia e piovosa della Milano del Fashion e del Design, il nostro sentimento è stato da subito curato e animato dallo spazio “cafè” o meglio il “GAC Cafè”: uno spazio voluto appositamente dal Management per dare il benvenuto allo staff che lavora (circa 25 ottimi giovani e professionisti) ma anche a tanti che hanno la fortuna di poter visitare il
Centro.
Via Tortona offre una struttura centrale tipo “Open Space” (dedicata allo sviluppo dei concetti generali del Design del Gruppo), una sala dedicata alle simulazioni in 3D che consente di evitare una parte notevole di lavoro su modelli fisici e statici; e non manca appunto neppure lo spazio per la socialità ed il tempo libero insieme ad una biblioteca. Per dare il benvenuto a tutti noi, e per raccontare la missione e gli obbiettivi di GAC sul mercato Auto globale e sul Design, abbiamo avuto l’onore di essere accompagnati dal trio di straordinari professionisti che ha il comando delle operazioni sia a Milano che su tutto il Gruppo.
Zhang Fan, moderno Guru del Design della Grande Muraglia
Sono passati esattamente trenta anni, da quando un giovane geniale ed energico ragazzo iniziava la strada scolastica per seguire la sua passione di disegnare auto: Zhang Fan, entrava dentro “Tongji University” nel corso di Industrial Design.
Oggi Zhang è arrivato ad essere – e da otto anni – Vice President, Head of Design e R&D dentro GAC (dove ha iniziato dal 2011) con una carriera piena di successo ma anche di sofferenza e sacrifici.
Parlare con Lui è piacevole perché riesce a trasmettere tutta la passione e l’amore che animano la sua professione; ma è anche interessante perché nonostante il suo incarico importante e il suo ruolo di responsabilità dentro GAC, Zhang ha la cortesia di parlare gentilmente con tutti, di spiegare con attenzione e con rispetto anche ai più giovani visitatori che hanno avuto domande per lo Staff del Centro di Via Tortona; e questo soprattutto perché Zhang è stato un giovane pieno di speranze e sogni, come loro.
E dobbiamo ammettere che da noi, in Europa ed Occidente, i Dirigenti non sono quasi mai così cortesi e disponibili come è stato Zhang nella giornata di visita, e forse anche per
questo l’industria europea sta crollando senza dare segni di recupero.
La storia di Zhang Fan potrebbe essere persino di lezione per tanti giovani, perché racconta di tanti sacrifici che questo giovane talento cinese ha affrontato per la sua passione che inizia come da sempre inizia per chi davvero ama il mondo del Design: riempiendo da
bambino pagine e pagine di Sketches e disegni, ma in una società che al bambino Zhang
offre soprattutto biciclette ed auto costruite su licenza dei Brand occidentali.
Riuscire a concepire e costruire un modello formale di Stile orientale in Cina era una vera rivoluzione all’epoca ma è grazie a talenti come Zhang che un modello filosofico e
concettuale di Design cinese sta progressivamente prendendo piede.
Il giovane Fan come suo principale riferimento didattico all’Università di Beijing trova il professore Liu Guanzhong, che è stato anche vice presidente di “Asia Pacific Designers Federation Council e che per il suo ruolo di “Padre del Design Industriale cinese” ha ricevuto premi ed onori anche dal Governo che lo ha nominato Esperto nella commissione “China Industrial Design” ha creato addirittura una dimensione concettuale su “The Method of Design about Neo- Confucianism” e nel 1984 ha creato la prima scuola cinese di Design.
Quanti anniversari si legano alla carriera professionale di Zhang, quando ancora 30 anni fa non c’erano quasi Car Designer cinesi; ma l’Università Tsinghua di Pechino era a tal punto prestigiosa e rinomata da aver permesso la costruzione di un profilo professionale completo grazie anche alla formazione di Klemens Rossnagel (che nel 1998 si era trasferito in Asia, a Shanghai, come Manager dello Stile di Volkswagen per la quale ha creato il Volkswagen Design Center e ne è stato responsabile fino a luglio 2000) che per conto di Volkswagen
cercava giovani talenti cinesi da avviare nel settore; e che ha contribuito dunque alla formazione di Fan sulle tecniche di lavorazione e sui processi industriali.
Appena laureato Zhang viene notato da Murat Gunak di Mercedes Benz e diventa così (venticinque anni fa) il primo studente cinese della storia della Casa della Stella ad essere assunto, trasferendosi in Europa. La sua volontà e il suo continuo miglioramento personale
si univano alla sua capacità di creare in maniera diversa dagli altri. Dentro Mercedes poco dopo Fan ha conosciuto anche Sandy Hartono, oggi direttore del centro a Shanghai, e con la Stella ha lavorato per oltre otto anni nel team di design, con la Classe A di terza generazione come suo ultimo progetto prima di lasciare il marchio tedesco.
Dentro GAC Zhang Fan ha iniziato con 26 persone nel 2011, ed oggi guida oltre 400 persone nel famoso Quadrilatero del Design del Gruppo. Il concetto creativo di Zhang cerca la unione ideale tra forma esteriore, grande offerta di spazi comodi e vitali dentro l’auto, e la combinazione tra stile, comunicazione e nuove funzionalità legate a Guida Autonoma, trazione elettrica, e connettività Internet.
GAC e la Ricerca continua: una rete internazionale di centri di eccellenza e ovviamente con una curiosità verso il mondo della A.I. verso la quale lui ed il suo team hanno avviato studi con alcune Università e Microsoft Asia: seppure al momento la A.I. non può competere con la creatività umana, e può solo supportarla.
E il ruolo del Design Auto nel rapporto e nell’approccio con mercato e Clienti? Per Fan
Zhang il Design è ancora centrale nella visione e nella scala di valori che formano la preferenza finale del Cliente.
Per questo il primo obbiettivo dei Manager dello stile di GAC è quello di rappresentare per ogni mercato i valori e gli elementi salienti che motivano il Cliente a scegliere: ed ecco perché, a differenza di tanti altri Costruttori, GAC ha investito (e non tagliato) risorse nella creazione di ben quattro Centri R&D nel mondo, che dialogano tra loro e si interfacciano
con il Quartier Generale.
E come detto, la gestione di Shanghai (con Sandy Hartono, che Zhang ha conosciuto al tempo di Mercedes) e di Los Angeles (con Pontus Fontaeus, papà di Volvo S40, S60, V60, Range Rover Discovery Vision Concept ed altre) è affidata allo stesso modo, come per Milano, a professionisti che hanno saputo dare prova nel loro percorso di una estensione creativa in grado – oggi – di guidare GAC verso la definizione di un profilo formale unico e
vincente.
La sfida per GAC è ovviamente quella di qualificare e valorizzare secondo l’impatto visivo ogni modello di Gamma di un Gruppo che produce con diversi Marchi sia auto che Veicoli Commerciali oltre ad una linea di moto. Lo stesso Workflow legato al Design si inserisce nel più ampio ed avanzato schema del “GAC Research Institute” responsabile della
gestione della costruzione, pianificazione e sviluppo del sistema in vari campi del
Forward-looking Design Department, che copre campi professionali come la ricerca
di design, la strategia di design, il design forward-looking, il design dell’esperienza interattiva e la pianificazione della comunicazione di design.
Stephane Janin e Benoit Jacob: coppia d’assi sul tavolo (da disegno) di GAC Milano
A supervisionare e gestire il Centro di Via Tortona (Milano), a stretto contatto con Fan Zhang, è colui che per primo lo ha concepito e alla fine messo in piedi insieme a GAC: si
tratta di Stephane Janin, ex responsabile delle concept car presso Renault, quasi un quarto di secolo di design trascorso presso Renault, Nissan, Infiniti, Alpine, Dacia, Mobilize.
Dal 2021 in GAC per abbracciare una nuova sfida, proprio tra le mura di Via Tortona dove è il promotore di “Barchetta” e “Vanlife”, della nuova serie “Car Culture Projects” al Design Week 2024 a Milano. E dentro GAC Milano Stephane ha portato con se via da
Renault anche un collega ed amico come Yann Jarsallè.
Stephane è il testimone di un cambio radicale nella struttura di valori e di moventi che legano uomo ed auto: dalla velocità il focus si sposta verso concetti di abitabilità nuova e più appagante. Dentro il Centro milanese è anche il seguace di tecniche e processi
innovativi che stanno trasformando il lavoro di creazione e sviluppo dei Designer in laboratorio.
I ragazzi di Via Tortona vedono ad esempio molto poco il Clay o le altre resine utilizzate per decenni nella creazione dei modelli in scala; alla fine di una giornata si realizza un
modello fisico e numerico –o un file di dati – da inviare alle macchine fresatrici o di rettifica; in tutto questo il supporto di “Blender” (software di Grafica 3D Open Source utile per animazioni, effetti visivi, modellazione 3D, texturing, simulazione) è fondamentale e
condiviso tra i circa venti collaboratori dello Studio di Via Tortona.
Un altro nome forte del Design Auto è Benoit Jacob, entrato da pochissime settimane nel
Gruppo come direttore esecutivo del design ed ovviamente a stretto contatto con Fan Zhang per guidare la strategia formale e stilistica di GAC. E di certo il suo approccio visionario al design e la sua straordinaria esperienza nella creazione di veicoli iconici saranno preziosi; il tutto unito ad una passione che si percepisce parlandoci e che ricorda quel bambino che a dieci anni si innamorò del Design auto e ci costrui’ sopra la sua carriera. laureato presso il campus europeo dell’Art Center con una laurea in Transport Design, inizia in Renault nel 1994, dove ha contribuito alla progettazione di modelli come la Sport Spider, la concept car Fiftie e la berlina e station wagon di produzione Laguna II.
Nel 2001, Benoit entra in Volkswagen, partecipando alla fondazione dello studio di design
avanzato Audi a Monaco, lavorando su Audi A1, A4/A5 e R8, oltre a VW Passat e Lamborghini. Nel 2004 passa in BMW, dove cura tra le altre la Serie 3 F30, la Serie 6 F32/F33, la Serie 5 F07 GT, la Z4 e il concept M1 Hommage; e con la i3 e la i8, veri punti di riferimento riconosciuti a livello mondiale, esplora non solo concetti di auto ma anche di
proposta industriale e commerciale. Diventa Responsabile del BMW Advanced Design e Vicepresidente del BMW Group Design, supervisionando tutti i progetti di design avanzato
per BMW e per i marchi BMW, Mini e Rolls Royce.
Tra il 2016 ed il 2021 è non solo un Manager dello Stile auto ma anche coordinatore di Start Up, se vogliamo, nel mondo Automotive. Tra i riconoscimenti per la sua carriera, ricordiamo il Red Dot Design Award, il German Design Award e il Green Good Design
Award.
Quello che, a nostro avviso, unisce questi veri e propri Guru dell’Automotive Industrial
Design che guidano lo stile di GAC insieme a Fan Zhang, è la visione comune della missione che deve svolgere l’auto del futuro prossimo: qualcosa che sia a metà tra una casaBed un piacere emotivo. E forse è proprio questo il destino dell’Auto.
Ma una recensione su un Centro di eccellenza del Design, scritta da un ex bambino che –
come il grande Benoit Jacob avrebbe voluto fare il Designer Auto a 10 anni, non può terminare senza i suggerimenti che proprio Fan Zhang ha voluto concedere ad Autoprove.it
rivolto ai giovani che vogliono fare questa carriera: ”Due consigli che darei ai ragazzi che vogliono diventare designer di auto: interesse e professionalità. L’interesse è il miglior insegnante per guidarvi nel campo, per tenervi incollati al foglio da disegno, per combattere contro la pressione e la frustrazione. La professionalità è il requisito di qualità per le vostre
eccezionali competenze, la conoscenza approfondita del settore e l’impegno a fornire
risultati. Il designer di auto è un mix di artista, soldato, ingegnere e visionario”.
Grazie, Fan Zhang, e davvero un buon lavoro al R&D Center GAC di Milano.
Riccardo Bellumori