Il mondo dell’Auto si è riunito per l’evento importante del Motor Show di Parigi – dal 14 al
20 Ottobre – nel corso della 90° edizioni lungo 126 anni di storia della Fiera automobilistica
più antica del mondo.
Fuori degli spazi di esposizione a Versailles le notizie premono sul versante della crisi in
Europa, dei dazi, della convergenza elettrica, e soprattutto della presenza sul mercato delle
“Big Companies” cinesi; presenti anche al Salone con nove Gruppi / Brand. Questa
edizione, rispetto a quella del 2022 davvero rimasta priva di tanti Players internazionali, ha
visto il tutto esaurito e soprattutto ha visto confermata la presenza di Costruttori cinesi; e
questo nonostante il provvedimento Dazi al 45% ed ovviamente la previsione di una
risposta commerciale dal governo cinese contro l’import di beni dalla U.E.; ed aggiungiamo
anche un fronte di ripensamento da parte di diversi Governi nazionali europei circa
l’organizzazione e l’indirizzo degli ecoincentivi auto.
Eppure, i nove Gruppi provenienti dalla Cina che hanno animato il Salone 2024 hanno
confermato la loro presenza come nel famoso 2022, quando tuttavia coprivano il 50% delle
presenze di Espositori, segnando ancora in un nuovo caso la formale differenza che sta
segnando il progresso e l’immagine dei costruttori cinesi.
Loro continuano a onorare modalità e tradizioni che noi stessi europei ed occidentali
abbiamo messo in soffitta, ma nel frattempo affiancano alle tradizioni occidentali il meglio
dell’aggiornamento e della innovazione mondiale; ma – come spiegheremo meglio in corso
di alcuni articoli di questo speciale dedicato – la forza dei Costruttori cinesi è anche quella
di aver recuperato e valorizzato simboli dell’Automotive europeo che noi continentali
abbiamo lasciato deperire o scomparire.
E’ il caso ad esempio del Fashion Style italiano, quello DOC dagli anni Sessanta in poi,
tristemente caduto nell’oblio da un decennio. E che in qualche caso è stato recuperato e
valorizzato proprio dai cinesi. Un esempio?
E’ una mattina di Ottobre, e siamo a Roma. Qui in questa città Ottobre è stupendo, ma per
“Autoprove.it” lo sta diventando ancora di più dopo aver ricevuto via mail un invito a
conoscere Guangzhou Automobile Corporation (GAC) attraverso la visita al R&D Center
GAC di Milano, Via Tortona: la zona canonica del Fashion e dello Stile meneghino e Made
in Italy, un’isola del quartiere Navigli che è la cornice ideale per ogni centro dedicato allo
stile ed alla ricerca della bellezza continuata nel tempo.
La proposta è in concomitanza con il calendario del Salone di Parigi 2024, e dunque in
Redazione cerchiamo una programmazione che permetta di mantenere il focus anche su
questo evento, ma l’invito è davvero speciale perché permette, in una situazione che ormai è diventa quasi impraticabile in tantissimi Brand europei, di conoscere quasi in simbiosi con il Marchio quello che è il modello concettuale attraverso cui in GAC la fantasia e la
immaginazione diventano realtà. L’idea di trasmettere a tutti i nostri amici le sensazioni e
l’atrmosfera davvero magica del Centro di Design, è ovviamente fondamentale.
La visita di Milano è stata molto importante perché trasmette da parte di GAC un elemento ormai trascurato – colpevolmente – dagli altri Brand: il Design è ancora un biglietto da visita determinante nel processo di scelta e di identificazione del Cliente con la sua auto, e deve essere ancora un centro di attenzione e di comunicazione da parte del Marchio sui mercati.
Con lo slogan “GAC Love Design” (circolato anche al Milan Design Week di Aprile) e con
l’attenzione a rendere il pubblico testimone del ciclo evolutivo del prodotto e della Gamma
GAC, il Gruppo cinese sta compiendo un piccolo miracolo che altri – forse – non riescono a
concepire: GAC sta già creando una piccola “Community” legata non ai prodotti in
commercio ma alla sua filosofia; e così come per altre dimensioni automobilistiche nel
corso della storia, anche per GAC e per i Costruttori cinesi avere una firma di stile europea è un elemento distintivo irrinunciabile per distinguere ancora di più la propria Gamma
mostrando tuttavia quel feeling continentale che può essere per il cliente europeo soprattutto un motivo di fiducia e di riconoscimento.
IL DESIGN FIRMATO GAC
Non a caso i maggiori Gruppi hanno voluto con sé nomi “pesanti” dello stile europeo
(Wolfgang Egger, Klaus Bischoff, Kris Tomasson, Stefan Sielaff, Andrew Dyson, etc…);
per questo anche GAC ha voluto nel suo Top Team nomi come quello di Pontus Fontaeus
(per il Centro Design negli USA) mentre vero e proprio “Guru” nel Centro di Via Tortona a
Milano è Stephane Janin. Recentemente a dare un tocco di ancora maggiore qualità e genio è arrivato Benoit Jacob, ed a supervisionare ed inquadrare strategicamente tutti gli indirizzi stilistici di un Gruppo che – dentro al suo Marchio – ha Berline, SUV, Light Van,
Monovolume e persino moto, c’è chi possiamo definire un ragazzo prodigio del Design
cinese, un talento ed allo stesso tempo un pioniere: lui è il Vice Presidente Fan Zhang,
allievo di un Guru del Design Industriale cinese come il professore Liu Guanzhong ed in
assoluto il primo studente cinese della storia della Mercedes ad essere assunto nella Casa
della Stella, trasferendosi in Europa.
E l’esperienza del R&D Center a Milano ricorda e in fondo celebra quei passaggi storici
attraverso i quali anche altri due Continenti automobilistici si sono avvicinati all’Europa
riuscendo in molti casi ad “ipnotizzarla”: penso al Giappone che già negli anni Sessanta
decideva di affidarsi a Franco Scaglione inviando a Torino un giovane Takeshi Inoue perché
apprendesse le basi della magia stilistica degli italiani.
Oppure penso ai coreani che da fine anni Settanta decisero di affidarsi a loro volta al genio
mediterraneo ed inglese per lo stile, e che negli anni Ottanta riempirono di giovani
connazionali le aule degli Istituti prestigiosi come l’I.S.S.A.M. ed altri.
Ecco, dentro c’è anche il rispetto ed il richiamo a periodi luminosi del mondo Auto, c’è la
voglia di valorizzare e recuperare i valori tipicamente italiani di stile e regole funzionali del
Disegno di Auto, e in fondo c’è anche l’amore per il nostro Paese e la nostra storia. Da tutto
questo anche nasce il Centro di Via Tortona a Milano.
E così, per stima e considerazione verso tutto questo, e soprattutto con la giusta curiosità
con cui è utile seguire ed analizzare quello che non è più un fenomeno ma un aspetto
strutturale del mercato auto globale (la presenza e la crescita dei Costruttori cinesi)
Autoprove.it uscirà in pubblicazione con una serie di contenuti dedicati al
fenomeno GAC:
- Tre Articoli che descriveranno storia e profilo del Gruppo, le considerazioni a
margine del Salone di Parigi e la rappresentazione della nostra visita al R&D Center di
Milano; - Un Video esplicativo del racconto scritto che abbiamo sopra tracciato;
- UnO Storytelling su “Spotify”
Riccardo Bellumori