Europa contro Cina: Dazi sulle Auto elettriche ma…

Questa settimana l’Europa metterà a punto i suoi piani per affrontare il problema dei veicoli elettrici cinesi a basso costo. Come gli Stati Uniti, l’UE ha espresso preoccupazione per il modo in cui la Cina è in grado di fissare i prezzi dei veicoli elettrici, suggerendo che sovvenzioni eccessive hanno portato a vetture che possono essere offerte a costi artificialmente bassi.

La mossa arriva dopo un’azione simile da parte degli Stati Uniti, con la Casa Bianca che il mese scorso ha quadruplicato i dazi applicati ai veicoli elettrici cinesi, portandoli dal 25 al 100%. Tuttavia, nonostante i leader europei abbiano espresso preoccupazione per l’impatto che l’afflusso di veicoli elettrici cinesi a basso costo potrebbe avere sull’industria locale, le case automobilistiche europee non hanno appoggiato le tariffe.

Le case automobilistiche europee dipendono fortemente dalla Cina per le vendite e rischiano di subire ritorsioni da parte di Pechino. La Camera di Commercio cinese con l’UE ha già avvertito che il Paese sta valutando la possibilità di aumentare le tariffe sulle auto importate se dovessero entrare in vigore i dazi dell’Europa.
Inoltre, la Cina è un importante polo produttivo per molte case automobilistiche europee. Auto come la BMW iX3, la Citroen C5 X e la Dacia Sping sono tutti esempi di auto europee prodotte in Cina che potrebbero essere colpite dalle tariffe proposte.

Perché le case automobilistiche europee sono contrarie ai dazi UE sui veicoli elettrici cinesi.
HSBC stima che le case automobilistiche tedesche ottengano il 20-23% dei loro profitti dalle vendite di veicoli cinesi, mentre i dirigenti di BMW, Mercedes e Volkswagen hanno tutti messo in guardia contro l’imposizione di dazi.

EUROPA CONTRO CINA

L’amministratore delegato di BMW, Oliver Zipse, ha dichiarato agli investitori di non ritenere che il settore abbia bisogno di protezionismo e che, impegnandosi in battaglie commerciali, “ci si potrebbe dare rapidamente la zappa sui piedi”. Il capo di Volkswagen Oliver Blume, si è mostrato altrettanto cauto nei confronti delle tariffe, affermando che il rischio di ritorsioni è “potenzialmente pericoloso”. Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha descritto i potenziali dazi sui veicoli elettrici cinesi come “una grande trappola per i Paesi che seguono questa strada”.

Tuttavia, è improbabile che le misure dell’UE siano così drastiche come quelle applicate dagli Stati Uniti. Attualmente, le tariffe sulle auto importate da Paesi extra UE sono pari al 10%. Gli analisti prevedono che i veicoli elettrici cinesi attireranno un ulteriore 10-25%.

Matthias Schmidt di Schmidt Automotive Research ha affermato che mentre l’aumento dei dazi statunitensi sui veicoli elettrici cinesi al 100% è “puro protezionismo”, la risposta dell’UE sarà più proporzionata. Parlando con BBC News, ha detto: Se l’Europa imporrà dazi non superiori al 25%, si tratterà più che altro di livellare il campo di gioco e di livellare il vantaggio di costo del 30% di cui godono i produttori cinesi”.

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