Era in primo luogo una figlia di quella che oggi chiamiamo Motor Valley.
Di certo avrà respirato quell’aria che confonde da tempo il profumo degli alberi e della natura con il profumo più intenso che i motori superelaborati di quelle terre emettono quando sono incandescenti dopo una sgroppata agonistica. E forse a differenza di tante coetanee nel mondo, la sua passione musicale da adolescente non è stata per le colonne leggendarie di Genesis, Pink Floyd, Queen; ma per la scala di sonorità dei diversi quattro, sei, dodici cilindri che hanno reso la sua terra celebre nel mondo.
No, Ve lo promettiamo: non diremo mai la banalità intrisa di pressapochismo uscita anche da personaggi di lusso nel mondo Automotive e del Motorsport. Mariella, una donna in un ambiente maschilista… Ma anche basta: in un mondo dove la passione sta morendo sotto la banalità dell’IperPiattaforma (il sogno di ogni Costruttore di auto elettrodomestici, decine di modelli distribuiti tra diversi Marchi in condivisione di un solo chassis e magari di poche “PowerUnit” elettro/Ibride), Mariella Mengozzi era l’eccezione che poteva prendere a sassate i nuovi paradigmi. Non ci piace neppure segnalare come altri le sue generalità anagrafiche, quelle che si declinano per le persone scomparse. Lei non è scomparsa, nonostante il destino cinico l’abbia imprigionata nel male che non è riuscita a battere.
Mariella Mengozzi era a capo di quello che Fortune ha classificato entro i primi 50 Musei più belli del mondo, il Mauto di Torino; e lei dal 2018 lo ha condotto alla sua maniera passionale, eversiva, lungimirante ed efficacemente visionaria che l’ha portata al successo anche nelle sue esperienze precedenti.
LA MANAGER DELL’AUTOMOTIVE
Una Manager di forte impostazione ed esperienza nel Marketing, che dopo il Master ed una inziale esperienza come analista di mercato entra nel gruppo GFT di Torino Aurora (ad una passeggiata dal Corso Unità d’Italia del Mauto) e passa nove intensi anni nel settore moda di un periodo che non è certo più quello della Milano da bere, dove la battaglia nel mercato interno ed internazionale diventa terribile. Dopo aver svolto un ottimo lavoro passa nel colosso Walt Disney per poi abbracciare, dal 2001 al 2012, la causa del Cavallino Rampante scalando con efficienza ed impegno la salita dei riconoscimenti e della crescita meritata di carriera. Alla Ferrari parte come Responsabile marketing e pianificazione strategica, Direzione Brand Development & Partners; poi è Responsabile Sponsor management & new business development – gestione, coordinamento e sviluppo degli Sponsor per tutte le attività aziendali – gestione diritti televisivi – sviluppo attività di co-marketing in nuovi settori (servizi finanziari, alberghieri, trasporti) – gestione progetti speciali (asta RM/Sotheby’s, parco a tema).
Diviene Responsabile Comunicazione Corporate, per chiudere la sua straordinaria esperienza come Direttore Business Unit Maranello Experience (Museo Ferrari e Factory Tours).
Un incontro con la Lamborghini per la organizzazione e direzione delle iniziative per i 50 anni del Toro nel 2013, e l’anno dopo è manager per l’evento Tributo dedicato ad Ayrton Senna.
E dopo una nuova esperienza nel comparto nautica e Yacht di Quintessence “Aston Martin”, l’arrivo al Mauto di cui Lei stessa ha lasciato una traccia personale sul suo profilo pubblico e Social professionale:
“A seguito di un accurato processo di selezione, sono stata nominata Direttore del prestigioso Museo Nazionale dell’Automobile “Giovanni Agnelli” di Torino. Ho costruito la mia vita professionale in aziende di fama mondiale come Disney e Ferrari, ricoprendo diversi ruoli con crescenti responsabilità; la mia lunga esperienza nel settore automobilistico è stata rafforzata dal mio ruolo di CEO presso Quintessence Yachts, azienda olandese che produce motoscafi su licenza del prestigioso marchio Aston Martin. Il mio approccio personale e professionale è quello di costruire relazioni a lungo termine condividendo visione e obiettivi, agendo con flessibilità e correttezza.
Mi sento a mio agio in un ambiente di lavoro di squadra, ma sono entusiasta di prendere decisioni e assumermi responsabilità. La mia attitudine è quella di superare le aspettative, raggiungendo gli obiettivi con passione ed entusiasmo.”
E nel 2018, la sua prima sfida vinta fu all’atto delle selezioni del Mauto avviate da tempo per l’avvicendamento a Rodolfo Gaffino Rossi, presidente uscente dopo 18 anni: con 112 candidati pervenuti si era arrivati ad un “Rush” finale tra dieci profili più idonei, tra i quali il suo ritenuto alla fine il migliore.
Attualmente al Mauto è in svolgimento, tra le altre, una bellissima Mostra dedicata alle Iso (e ne abbiamo parlato pochi giorni orsono): avviata alla fine di Marzo scorso, comprende dodici esemplari a due e quattro ruote del Marchio leggendario di Bresso che per la prima volta viene raccontato in una mostra dedicata attraverso una selezione diversificata di modelli, che consentono di comprendere la capacità imprenditoriale dell’azienda”, come desiderato dai promotori. Lusinghiere ed appassionate sono state le parole di Mariella Mengozzi a celebrazione della Mostra che definì la Iso Rivolta uno dei Marchi più rappresentativi della realtà italiana del secondo Dopoguerra. Anche per questo alla commozione ed al ricordo si sono unite le più celebri ed appassionate organizzazioni amatoriali e rievocative del Grifone di Bresso, tra cui l’attivissimo “Team IsoMillenium”.
A questa commozione si unisce tutto lo Staff di Autoprove ed il suo angolo Vintage “YesterWay”, che ha da così poco tempo subito l’emozione forte della perdita recente di Giotto Bizzarrini, che anche di quelle Iso Rivolta esposte al Mauto in fondo è padre nobile. Oggi di nuovo, per Mariella Mengozzi, la vita ci costringe a tornare a lutto.
Riccardo Bellumori