Fiat sta sviluppando una nuova versione del suo motore 2.2 diesel che consentirà ai grandi furgoni del gruppo Stellantis (Citroën Jumper, Peugeot Boxer, Fiat Ducato, Opel Movano, ecc.) di rispettare le future normative antinquinamento Euro 7. Questi furgoni la adotteranno al momento del restyling nel 2024.
Negli ultimi tre anni, i grandi furgoni del gruppo Stellantis (Peugeot Boxer, Citroën Jumper, Fiat Ducato e Opel Movano) hanno abbandonato il motore diesel 2.0 che li equipaggiava nella gamma entry-level (BlueHDi per PSA e MultiJet per FCA). Ora a listino solo il 2.2 originale Fiat con diversi livelli di potenza per tutte le rispettive gamme. Questo è il primo passo di una strategia volta a concentrare gli investimenti e gli sviluppi meccanici dei veicoli commerciali di grandi dimensioni del gruppo su questo motore, in un momento in cui si profila la drastica norma antinquinamento Euro 7. Tale norma entrerà in vigore a breve. Questa norma dovrebbe entrare in vigore nel 2025, ma i costruttori stanno facendo pressione per un rinvio o un allentamento, in quanto prevede vincoli tecnici irrealistici e molto costosi.
Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, ha annunciato all’inizio del 2022 che lo stabilimento Fiat di Pratola Serra, in Italia, sarebbe stato incaricato di produrre un nuovo motore diesel in grado di soddisfare la normativa Euro 7.
IL FUTURO DEL DIESEL EURO 7
A seguito di un incontro tra la dirigenza e i sindacati avvenuto la scorsa settimana, è confermato che questo motorr, noto internamente come B.B2, sarà un’evoluzione dell’attuale motore 2.2 Multijet di Fiat, considerato più affidabile del motore PSA. Il costruttore torinese è quindi incaricato di sviluppare il motore per i futuri veicoli commerciali di grandi dimensioni dell’intero gruppo. Questo dovrebbe essere l’ultimo motore Stellantis a diesel nell’Unione Europea, dove questo tipo di carburante sarà teoricamente bandito dal mercato delle auto nuove nel 2035.
Non è prevista l’evoluzione Euro 7 del 2.0 BlueHDi. Resta quindi da definire il futuro dei furgoni di medie dimensioni che ancora lo utilizzano (Peugeot Expert, Citroën Jumpy, ecc.). Per quanto riguarda il 1.5 BlueHDi, esso scomparirà dal mercato con il rinnovo dei veicoli attualmente equipaggiati (piccoli furgoni e autovetture). Questi scambieranno il diesel con l’elettrificazione entro la metà del decennio.
Il quattro cilindri turbodiesel 2.2 “Evo” debutterà nel 2024 sotto il cofano dei grandi furgoni Stellantis. Secondo le nostre fonti, il suo arrivo accompagnerà un importante restyling di questi veicoli che consentirà loro di conformarsi alle normative GSR2 che richiedono nuovi equipaggiamenti di sicurezza per le auto e i veicoli commerciali leggeri a partire dal luglio di quell’anno. Lo stabilimento di Pratola Serra dovrebbe produrre 630.000 unità all’anno. L’assemblaggio dei veicoli sarà suddiviso tra il sito Sevel Sud di Atessa, in Italia, e il centro Opel di Gliwice, in Polonia.