La Legge di Bilancio prevede, a partire dal 1° marzo 2019 e fino al 31 dicembre 2021, l’applicazione di un “malus” per gli acquirenti di nuove autovetture con emissioni di CO2 superiori a 160 g/km, che parte da 1.100 euro fino ad arrivare a 2.500. Vetture di ultimagenerazione che in termini di impatto ambientale sono molto più virtuose di quelle con oltre 15 anni di età che continuerebbero a circolare sulle nostre strade.
“Se da un lato appare irragionevole un’ulteriore penalizzazione su un settore già fortemente
tassato – prosegue il Presidente – riteniamo al contrario di fondamentale importanza lo
stanziamento previsto a supporto delle infrastrutture di ricarica, a nostro avviso il primo
necessario passo che il Paese deve fare per creare le condizioni abilitanti per lo sviluppo della
mobilità elettrica”.
Nel frattempo, il mercato delle autovetture archivia il 2018 – come previsto dall’UNRAE il mese scorso – segnando una flessione del 3,1% con 1.910.025 unità complessivamente immatricolate verso le 1.971.345 vendute nel 2017. L’anno è stato influenzato da un secondo semestre particolarmente altalenante: l’anticipo degli acquisti su agosto, in vista dell’entrata in vigore dal 1° settembre delle nuove norme di omologazione dei veicoli (WLTP) ed i riflessi sulle vendite di settembre (-25,2%), ottobre (-7,2%), e novembre (-6,3%) che hanno registrato risultati peggiori delle attese, influenzati dalla non completa disponibilità di prodotti rispondenti alle nuove norme da parte di alcuni Costruttori. Il mese di dicembre, caratterizzato dalle dichiarazioni legate all’introduzione del “malus” nel 2019 e supportato dalla piena disponibilità dei prodotti di nuova omologazione, è riuscito a chiudere con un incremento del 2% e 124.078 autovetture immatricolate rispetto alle 121.689 dello stesso mese del 2017.