Diverse aziende stanno affrontando una carenza di lavoratori, ma la russa Kamaz potrebbe aver trovato una soluzione innovativa.
Secondo la Reuters, l’amministratore delegato del più grande produttore di camion del paese sta prendendo in considerazione di portare i detenuti dal carcere alla fabbrica. Nessuna decisione è stata presa, ma Sergei Kogogin ha detto ai giornalisti che la società sta “valutando come applicare il programma sviluppato dal servizio penitenziario federale”.
Questa è una mossa insolita nell’industria automobilistica, ma la pubblicazione dice che la società sta affrontando una carenza di 4.000 dipendenti negli impianti di produzione situati Naberezhnye Chelny.
Kamaz ha già portato lavoratori migranti dall’Uzbekistan, ma hanno bisogno di più persone, quindi i detenuti potrebbero essere incaricati di costruire veicoli in futuro.
DAL CARCERE ALLA FABBRICA
Reuters dice che la carenza di lavoratori in Russia è in parte dovuta alle “restrizioni legate alla pandemia”. Secondo quanto riferito, le misure hanno costretto molti lavoratori migranti a lasciare il paese, portando a una carenza negli organici. Di conseguenza, il servizio penitenziario federale ha proposto di utilizzare i detenuti per colmare le carenze.
Non è ancora chiaro se Kamaz andrà avanti con l’idea, ma il lavoro in prigione non è affascinante ed è qualcosa che Daimler, che possiede una quota del 15% della società, probabilmente vorrebbe evitare. Naturalmente, non ci sono alternative facili, quindi i prigionieri potrebbero essere il modo migliore per riempire i vuoti nella forza lavoro.