Hyundai Kona Electric 64kWh 204CV| Prova su strada

Un crossover compatto 100% elettrico. La ricetta della Hyundai Kona Electric sembra un successo già dalle premesse. Cominciamo con ordine. La Kona Elettrica è una delle tante declinazioni offerte per il modello, a listino abbiamo infatti anche motori ibridi leggeri e plug-in.

L’auto è larga 1.80 m, lunga 4.20 e alta 1.57. Dimensioni che vengono valorizzate da un design senza compromessi complice il motore elettrico che permette a questa versione di fare completamente a meno della calandra anteriore. I fari full LED si trovano in basso e sono separati dalle luci Dlr collocate più in alto. La fiancata presenta due linee ben evidenti con il tetto nero a contrasto che stacca molto bene con il total white della carrozzeria. Dietro si notano i fanali sdoppiati che vedono le frecce direzionali posizionate in basso con un ampio estrattore che schiaccia visivamente l’auto che conserva nei fatti ad una buona altezza da terra: ben 16 centimetri.

HYUNDAI KONA ELECTRIC SU STRADA

Per questa prova su strada sono al volante della versione più potente della Hyundai Kona Electric. L’esemplare in prova monta infatti il motore elettrico da 204 CV con ben 395 Nm di coppia massima. Insomma questo crossover elettrico si trasforma in una sorta di hot hatch che, nonostante il baricentro alto e il peso, regala emozioni anche nel misto stretto. I dati tecnici confermano questa sensazione con lo scatto 0-100 coperto in 7,9 secondi e una velocità massima di 167 km/h. Prestazioni tutto sommato gestibili grazie all’ottimo lavoro dello sterzo sempre molto progressivo e alle sospensioni che assorbono bene anche le buche più profonde.

Grazie alla batteria da 64kWh, l’autonomia reale di 430 km non si discosta molto dal dato ufficiale che parla di 484 km nel ciclo di omologazione WLTP. Insomma, pur non avendo prestato particolare attenzione al discorso consumi, non mi è stato difficile viaggiare nell’ordine dei 15,5kWh/100km. Numeri interessanti se consideriamo che l’auto pesa 1760kg, circa 300kg in più rispetto alla versione alimentata dal solo motore termico.

Parlando di ricarica i tempi variano a seconda dell’infrastruttura che andiamo ad utilizzare. A casa, a 2,3kW servono addirittura 28 ore, alla colonnina da 7,2kW scendiamo a 9 ore, mentre alla presa combo fino a 100kW passiamo dal 20 all’80% di carica in soli 47 minuti.

GLI INTERNI

Dentro la Hyundai Kona Electric è un tripudio di tecnologie. Va detto però che i materiali, sebbene siano ben assemblati, risultano tutti plastici e rigidi.

La plancia è dominata dallo schermo da 10,25 pollici del sistema di infotainment che si abbina al tachimetro digitale anch’esso da 10,25 pollici. Non manca un pratico head up display che proietta all’altezza dei nostri occhi tutte le informazioni principali sulla marcia. Molto valido il sistema di bordo BlueLink che integra il mirroring (con il cavo) Apple Car Play e Android Auto.

Tanti gli ADAS presenti a bordo che ci permettono una guida autonoma di secondo livello, tra i sistemi: frenata automatica d’emergenza, cruise control adattivo, mantenimento di corsia, sensore dell’angolo cieco, sensore traffico posteriore, lettura dei segnali stradali. Non manca un ottimo sistema di telecamere a 360° che ci permette di monitorare tutto il perimetro dell’auto potendo individuare per tempo eventuali ostacoli. Proprio le telecamere ci aiutano di fronte alla limitata visibilità posteriore dovuta alla presenza di due montanti massicci uniti ad un lunotto contenuto.

BAGAGLIAIO E PREZZI

Buona l’abitabilità posteriore grazie al tetto che non scende troppo peccato però per l’assenza delle bocchette del clima per la seconda fila di sedili. Quanto al bagagliaio le cifre non sono da record con 332 litri che salgono 1114 abbattendo gli schienali del divanetto posteriore.

Capitolo prezzi, per portarci a casa Hyundai Kona Electric servono 37.000 euro che diventano circa 49.000 per l’esemplare in prova. Vale la pena ricordare che grazie agli ecoincentivi è possibile beneficiare di uno sconto fino ad 10.000 euro.

Antonio Elia Migliozzi
Antonio Elia Migliozzi
Giornalista iscritto all'ordine scrivo di auto per passione. Nel 2014 ho creato Autoprove.it, uno spazio nuovo per un racconto disintermediato attento alle verità, anche scomode, del settore Automotive. Per carità non amo le notizie strillate, ma ho il desiderio di non nascondere nulla anche quando significa far arrabbiare qualche ufficio stampa.
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