Il crollo delle vendite e dei profitti sta costringendo Nissan a un percorso di ridimensionamento per sopravvivere. Reuters riferisce che il piano di ristrutturazione della casa automobilistica, che dovrebbe esordire il mese prossimo, prevede di tagliare 1 milione di veicoli dal suo obiettivo di vendita annuale.
Nissan ha già dovuto ripensare la sua aggressiva strategia di espansione perseguita dall’ormai spodestato boss Carlos Ghosn. Dopo aver bruciato liquidità per la pandemia di coronavirus sta accumulando ulteriori perdite.
Il piano di ristrutturazione traccia un quadro fino al marzo 2023. Nissan prevede di vendere solo cinque milioni di veicoli all’anno Si tratta di una cifra inferiore ai 6 milioni di veicoli delineati dall’allora direttore generale Hiroto Saikawa lo scorso luglio, che già segnavano un calo significativo rispetto agli 8 milioni previsti da Ghosn.
LICENZIAMENTI E TAGLI ALLA PRODUZIONE
Il nuovo CEO di Nissan, Makoto Uchida, ha detto che la crisi metterà a rischio i posti di lavoro vista la domanda di auto in calo in tutto il mondo. I dettagli del piano non sono ancora stati definiti, e l’azienda si è rifiutata di commentare le voci che circolano.
Oltre al taglio della capacità produttiva globale annuale a circa 6,5 milioni di veicoli, ci dovrebbe essere chiusura di altri tre o quattro stabilimenti di assemblaggio. Questa strategia porterebbe all’eliminazione di migliaia di posti di lavoro rispetto ai piani di riduzione precedenti che parlavano del 10% della forza lavoro. I tagli avranno inevitabilmente un effetto a catena sui fornitori e sui concessionari.
Per far fronte alla crisi, Nissan ha richiesto una linea di credito da 4,6 miliardi di dollari ai suoi principali finanziatori. Questa somma sarà principalmente utilizzata per ridurre l’impatto della pandemia di coronavirus.