Ufficiale il rinvio di Anantara Concorso Roma

Ne avevamo tempestivamente scritto, proprio per il piacere di segnalare un evento davvero prestigioso nella cornice di quella che nel complesso di patrimonio artistico, urbanistico ed archeologico è la Capitale di eccellenza mondiale; ma anche perché l’aspirazione e l’auspicio di “Autoprove” di esserci, come Media in grado di recensire e proporre un Diario di eccezione, si era quasi straordinariamente compiuto.

Era per noi un doppio onore essere in una Manifestazione di eccellenza dedicata alle Auto Storiche da Collezione e proprio a Roma, destinata ad ospitare il primo “AnantaraConcorso di Eleganza”.

Tra il 24 ed il 27 Aprile si sarebbe articolata una manifestazione di altissimo rango, che partendo da ”AnantaraPalazzo Naiadi – Rome Hotel” immerso nel cuore di Piazza della Repubblica e sorto sulle antiche Terme di Diocleziano, le cui fondamenta, piscine e mosaici sono visibili dal piano inferiore attraverso luminosi pavimenti in cristallo.

Marchio di ospitalità di lusso per i viaggiatori moderni, dal 2001 Anantara mette in contatto gli ospiti con luoghi, persone e storie autentiche in alcune delle destinazioni più straordinarie del mondo; ed in occasione di questo Concorso di Eleganza tra gli scorci più celebri di Roma avrebbe mostrato, nella cornice espositiva di Casina Valadier a Villa Borghese, cinquanta auto di ben dieci Marchi storici di eccezione disegnate con il supporto magistrale di undici profeti dello stile artigianale: e così Fiat, Maserati, Alfa Romeo, Cisitalia, Ferrari, Lamborghini, Siata, Pagani (tra le altre) disegnate da Gandini (Bertone), Pininfarina, Zagato, Scaglietti – e non solo – avrebbero animato e colorato la Città eterna dal 24 al 27 Aprile.

Ovviamente il lutto, il dolore e la doverosa attenzione alla sensibilità pubblica; ma anche la raccomandazione governativa sulla astensione da manifestazioni ed eventi di natura mondana ed effimera ha suggerito all’organizzazione un confacente annullamento di questa edizione ormai al via ed il rinvio al prossimo mese di Aprile 2026.

E’ esattamente questo il laconico avviso che dalle piattaforme Web e Social proprie del Network alberghiero è stato diramato pubblicamente:”Nel profondo rispetto per la scomparsa di Papa Francesco e per l’importanza di questo momento, annunciamo con rammarico il rinvio dell’AnantaraConcorso Roma, che sarà riprogrammato il 16-19 aprile 2026”.

Lutto, simbologia e messaggio: la nostra umile considerazione

Il sottoscritto proviene da una scuola di grandi tradizioni in tema di P.R. e di Comunicazione sociale, anche se parte da tempi in cui il Web non esisteva e l’informazione viaggiava tramite Agenzie Stampa e Conferenze. Ma l’insegnamento, tra le altre discipline e filosofie della Comunicazione d’Azienda, di un vero riferimento delle Relazioni Esterne in Italia ed all’estero come la Dottoressa Cinzia Grigoriadis mi ha piano piano instillato un modo di tradurre e rimodulare i messaggi potenziali da indirizzare ad ogni pubblico potenziale. E questa riflessione si somma alla coscienza cristiana ed alla passione per i motori.

Mi chiedo, personalmente, se proprio eventi così tristi, ma purtroppo terribilmente naturali e connaturati all’essere umano, non siano persino peggiorati nella loro assimilazione ed elaborazione da decisioni quali questa che descriviamo. 

Prima di parlare di opportunità, di contegno, persino di etica e poi in altro grado di ordine pubblico; prima di tutto questo, proviamo a parlare di nuovo di “messaggio”.

Papa Francesco impersonificava un Messaggio fin dal nome della sua investitura: il papa della povertà eletta a virtù, il papa del sorriso e della modernità che non si limita all’effetto mondano. Per Papa Francesco una foto, un saluto, un sorriso ed un pollice alzato in segno di buon auspicio e di condivisione amichevole con il mondo; tutto questo era un patrimonio collettivo, un tesoro di immagini e dati in grado di attraversare il mondo. Lui che definì Internet un miracolo, Lui che incitava al sorriso ed alla fratellanza come risposta ad ogni dolore ed affanno della vita, ha trasmesso un messaggio nel quale dove ci sono l’amicizia e la gioia come elementi condivisi da comunità pacifiche ed appassionate, quelle comunità possono essere persino didascaliche e consolatrici. 

E per dire questo non ho bisogno alcuno di affidarmi ad esperti di retorica pontificia. Mi basta la base della dottrina Cristiana, non violenta e pacifista.

Per questo, a mio modesto avviso, si è persa l’occasione – cancellando questa edizione del Concorso – di trasmettere al mondo, dalla città su cui il Pontefice si affacciava ogni giorno, il messaggio che avrebbe saputo diffondere un convoglio pacifico di opere d’arte in grado di creare gioia e pace al loro passaggio. Quel messaggio di pace che purtroppo l’auto ha smesso di diffondere ad ogni preludio di Guerra (quando gli Stabilimenti automobilistici venivano convertiti in Industrie belliche e le Gare sportive venivano cancellate) e che nel momento di pace tornava a rifiorire: non a caso nelle collezioni come questa del Concorso di Roma è assente pressochè sempre il decennio degli anni Quaranta.

Ecco cosa avrebbe potuto aggiungere alla sua simbologia abituale il Concorso di Eleganza: amiamo, difendiamo e diffondiamo la pace e il rispetto reciproco. 

Questo messaggio, dovutamente elaborato e trasmesso in chiave di P.R. avrebbe sicuramente trovato la piena approvazione ed il seguito dei Cristiani, dei cittadini, degli appassionati.

Ma come detto, questa è la mia umile opinione.

Riccardo Bellumori

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