I dazi al mercato auto dell’amministrazione Trump potrebbero avere un impatto devastante sulle vendite e sui prezzi.
Sebbene l’attenzione iniziale si sia concentrata soprattutto su questi ultimi, ci stiamo facendo un’idea più precisa di quanto potrebbero crollare le vendite.
Secondo Reuters, Goldman Sachs ha abbassato le previsioni di vendita annuale di autoveicoli negli Stati Uniti da 16,25 milioni di unità a 15,40 milioni. Si tratta di un calo di 850.000 veicoli e la società ha previsto un periodo ancora peggiore nel 2026. La previsione è stata tagliata di 1,1 milioni di unità a 15,25 milioni, un numero inferiore a quello previsto per quest’anno.
I DAZI INCROCIATI
Il dazio del 25% imposta da Trump sulle importazioni di autoveicoli è ampiamente nota, ma non è l’unica cosa che potrebbe pesare sulle vendite. Al contrario, i dazi sull’acciaio e sull’alluminio sono ancora in vigore e a maggio potrebbero entrare in vigore quelli su alcuni componenti automobilistici.
Tutto ciò significa che i prezzi dei nuovi veicoli sono destinati ad aumentare, indipendentemente dal fatto che siano prodotti a livello nazionale o internazionale. L’entità del rincaro rimane il grande interrogativo, ma Goldman Sachs ritiene che le case automobilistiche non saranno in grado di trasferire tutti i costi aggiuntivi ai consumatori, soprattutto quando la domanda si ridurrà.
Sebbene vi sia ancora molta incertezza, il colosso finanziario prevede che i prezzi delle auto nuove aumenteranno di 2.000-4.000 dollari nei prossimi sei mesi o un anno. Si tratta di un aumento considerevole, ma molto più contenuto rispetto agli scenari peggiori.
A parte le vendite statunitensi, l’azienda ha abbassato le previsioni per la produzione automobilistica globale da 90,4 a 88,7 milioni di unità. Anche la stima per il 2026 è scesa da 92,6 a 90,7 milioni di unità.