Auto elettriche: +30% nel mondo ma Europa ferma

Secondo le proiezioni, le vendite globali di veicoli elettrici aumenteranno del 30% su base annua (YoY) fino a raggiungere 15,1 milioni di unità nel 2025, pari al 16,7% delle vendite globali di veicoli leggeri, che dovrebbero raggiungere 89,6 milioni di unità (+1,7% YoY). Secondo gli analisti di S&P Global Mobility, nel 2024 si prevedevano 11,6 milioni di unità e una quota di mercato del 13,2%.

La società di intelligence automobilistica ha preso in esame i principali mercati, prevedendo per il 2025 una crescita del 117% dei veicoli elettrici in India, con una quota di mercato del 7,5% (dei veicoli leggeri), del +43,4% in Europa centrale e occidentale, con una quota di mercato del 20,4%, e del +36% negli Stati Uniti, con una quota di mercato dell’11,2%.

Il Financial Times prevede che i veicoli elettrici in Cina cresceranno del 19,7% fino a raggiungere una quota di mercato del 29,7%, anche se cita diversi altri analisti che prevedono che i veicoli elettrici potrebbero superare le auto a motore termico in Cina, il che suggerisce una quota di mercato superiore al 50% nel 2025. La disparità potrebbe essere dovuta ai “veicoli leggeri”, che presumibilmente includono i pick-up.

I NUMERI DELL’LETTRICO

In effetti, S&P prevede che la penetrazione dei veicoli a nuova energia (NEV) in Cina (come percentuale di veicoli passeggeri) aumenterà dal 49% di quest’anno al 58% del prossimo, sebbene i NEV, secondo la definizione cinese, includano anche i veicoli ibridi plug-in (PHEV) e a celle a combustibile.

I costi più bassi delle batterie e i generosi programmi di sovvenzioni nazionali e regionali sono citati come forze trainanti.

Le vendite globali di veicoli elettrici dovrebbero aumentare del 30% nel 2025

L’azienda prevede che la Cina venderà 25,8 milioni di veicoli nel 2024 e il 3% in più nel 2025, con 26,6 milioni di unità, “nonostante un’attività economica inferiore alla media”. L’azienda cita come stimoli i programmi NEV e di permuta, gli incentivi auto dei governi locali, gli stimoli governativi più ampi e il proseguimento della guerra dei prezzi dei veicoli.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti (16 milioni di unità previste nel 2024, +1,2% a 16,2 milioni di unità nel 2025), S&P cita le incertezze derivanti dalle tariffe universali di Donald Trump, la deregolamentazione e il vacillante sostegno ai veicoli elettrici.

Per quanto riguarda l’Europa (prevista al di sotto dei 15 milioni di unità nel 2024, +0,1% a circa 15 milioni di unità nel 2025), S&P cita la cautela dei consumatori, le severe norme sulle emissioni del 2025, i rischi di recessione economica, i prezzi ancora elevati delle auto, la riduzione dei sussidi per i veicoli elettrici, le tariffe per i veicoli elettrici e l’incertezza politica in Germania e Francia come ragioni della flessione.

Per quanto riguarda il Giappone (previsto sotto i 4,4 milioni di unità nel 2024, +5,4% a 4,6 milioni di unità nel 2025), S&P afferma che la prospettiva di tariffe universali statunitensi e l’indebolimento dei fondamentali economici globali potrebbero danneggiare le esportazioni del Paese, in particolare verso il Nord America, anche se il previsto rallentamento della crescita dei veicoli elettrici negli Stati Uniti potrebbe rappresentare un aspetto positivo.

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