Volkswagen ha iniziato a festeggiare in anticipo i 50 anni di vita della Polo.
La prima generazione è stata presentata in anteprima nel marzo 1975, nello stesso mese in cui è iniziata la sua produzione presso lo stabilimento centrale di Wolfsburg, in Germania. Da allora, la VW Polo ha cambiato cinque generazioni e si è diffusa in tutto il mondo con una tiratura di oltre 20 milioni di esemplari.
POLO PRIMA GENERAZIONE
La Volkswagen Polo della prima generazione (1975-1981, di seguito gli anni di produzione in Europa) o “polovychok”, come viene talvolta affettuosamente chiamata in Russia, non era il modello originale, e una versione più semplice ed economica dell’utilitaria a tre porte Audi 50, lanciata in produzione nel 1974; le generazioni successive erano già uno sviluppo proprio di Volkswagen.
Il nome giocoso Polo fu scelto per la piccola utilitaria per abbinarla alla vecchia Volkswagen Golf, anche se in fase di gara furono presi in considerazione altri nomi, come Bonito, Mini-Golf e Pony. Già dalla prima generazione di Polo esistevano modelli derivati, il primo dei quali era una berlina a due porte Derby, apparsa nella gamma nel 1977.
POLO SECONDA GENERAZIONE
La Volkswagen Polo di seconda generazione (1981-1994) fu, infatti, il risultato di un profondo ammodernamento del predecessore; gli appassionati del marchio tedesco la ricordano soprattutto per la presenza di una versione molto pratica con la carrozzeria di una station wagon a tre porte e di una versione sportiva della G40 con motore a benzina da 1,3 litri, che grazie a un compressore dikovinomu scroll erogava 115 CV.
POLO TERZA GENERAZIONE
La terza generazione della Volkswagen Polo (1994-2001) aveva lo stesso stile dell’allora Golf, con le prime versioni berlina a cinque porte e station wagon, oltre a una hot-hatch con stemmi GTI, con airbag disponibili come optional per la prima volta. È interessante notare che, durante la sua vita piuttosto breve, la “terza” Polo è stata sottoposta a un importante restyling nel 1999, grazie al quale ha ricevuto un aspetto più solido e un interno completamente nuovo con materiali di migliore qualità.
POLO QUARTA GENERAZIONE
La quarta generazione di Polo (2001-2009) aveva una carrozzeria dall’aspetto paffuto e un’espressione un po’ ingenua con quattro fari tondi, ma dopo il restyling del 2005 l’aspetto è diventato più maturo e mediocre. Inoltre, dopo il restyling sulla base di una hatchback a cinque porte, per la prima volta è stata realizzata una versione trasversale con un dodger protettivo in plastica sul perimetro inferiore della carrozzeria e barre sul tetto.
POLO QUINTA GENERAZIONE
La “quinta” Volkswagen Polo (2009-2017) sulla piattaforma PQ25 è più nota ai russi: le versioni con carrozzeria berlina e liftback sono state prodotte a Kaluga e si trovano ancora spesso sulle nostre strade. Nel frattempo, la quinta generazione di hatchback ha avuto una brillante carriera nel Campionato del Mondo Rally, conquistando quattro primi posti nelle stagioni 2013, 2014, 2015 e 2016, sia nella classifica piloti (tutti e quattro i titoli sono stati vinti dal pilota francese Sébastien Ogier) sia nella classifica costruttori.
POLO SESTA GENERAZIONE
L’attuale Polo di sesta generazione su piattaforma MQB è in servizio dal 2007 e ha subito il primo restyling nel 2021. Si prevedeva che intorno al 2025 la “sesta” Polo sarebbe andata in pensione (almeno in Europa) per lasciare il posto a un successore elettrico, ma a causa del rallentamento globale della domanda di auto elettriche e della crisi dell’azienda Volkswagen, la carriera dell’attuale “zerbino” è stata prolungata a tempo indeterminato, nel 2026 sarà sottoposta a un altro restyling, dopodiché potrebbe essere ritardata la produzione anche dopo il 2030.
Volkswagen non ha intenzione di fare festeggiamenti sfarzosi, ma in onore della data tonda porterà le prime generazioni di Polo in giro per i saloni di auto d’epoca e probabilmente presenterà qualche versione speciale del modello per l’anniversario.