Stellantis investe in Italia: i nuovi modelli

Per gran parte dell’anno, le tensioni tra Stellantis e il governo italiano si sono stemperate sugli impegni a lungo termine della casa automobilistica nei confronti del Paese. Ora, a sole due settimane dalle dimissioni dell’ex amministratore delegato Carlos Tavares, Stellantis ha messo a tacere queste controversie annunciando un investimento multimiliardario nella produzione italiana e presentando una serie di nuovi modelli.

I dirigenti di Stellantis, tra cui il presidente John Elkann, hanno incontrato il ministro Adolfo Urso e i rappresentanti dei sindacati all’inizio della settimana. Durante i colloqui, Stellantis ha confermato che tutti i suoi stabilimenti italiani rimarranno operativi e si è impegnata a investire 2 miliardi di euro (2,1 miliardi di dollari) nel mercato locale il prossimo anno.
Lo stabilimento di Cassino si occuperà della produzione di tre modelli di grandi dimensioni. A partire dal prossimo anno, produrrà l’Alfa Romeo Stelvio di nuova generazione e il sostituto della berlina sportiva Giulia nel 2026. Entrambi i modelli saranno disponibili come veicoli elettrici, con opzioni ibride. Inoltre, secondo Reuters, nello stesso sito verrà prodotto un modello di punta Alfa non meglio specificato.

I NUOVI MODELLI

Stellantis ha annunciato che almeno due modelli compatti saranno costruiti nello stabilimento di Pomigliano D’Arco, nel sud Italia, utilizzando la piattaforma STLA Small a partire dal 2028. L’attuale Panda continuerà a essere prodotta in questo stabilimento fino al 2030, dopodiché sarà sostituita da un modello di nuova generazione. Dal prossimo anno, lo stabilimento di Melfi produrrà le versioni elettriche e ibride della Jeep Compass, della Lancia Gamma fastback e della DS 7, seguite dalla DS 8 completamente elettrica.
Nello stabilimento di Mirafiori, Stellantis prevede di iniziare a costruire una versione ibrida della 500 alla fine del 2025 e si è impegnata a produrre la city car fino al 2032 o 2033. Il sito vedrà anche un aumento della produzione di trasmissioni elettrificate a doppia frizione, passando da 600.000 a 900.000 unità all’anno. Nel frattempo, il capo europeo di Stellantis, Jean-Philippe Imparato, ha annunciato che lo stabilimento Maserati di Modena diventerà il nuovo polo del gruppo per i veicoli di alta gamma.

Stellantis si sta tenendo impegnata anche con il suo stabilimento di Atessa, dove continuerà il lancio di grandi furgoni elettrici, tra cui una versione di nuova generazione nel 2027.

Imparato ha inoltre rassicurato i funzionari governativi sul fatto che gli stabilimenti torinesi del gruppo continueranno a ospitare le sedi dei marchi Fiat, anche se la base fiscale di Stellantis rimarrà nei Paesi Bassi. Ha aggiunto che il gruppo non avrà bisogno di fondi pubblici per gli investimenti previsti.

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