La Cina e l’Unione Europea (UE) hanno raggiunto un “consenso tecnico” in seguito a colloqui volti a ridurre o invertire le tariffe applicate ai veicoli elettrici (EV) made-in-China, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Citando un post su un account Weibo affiliato alla televisione statale China Central Television (CCTV), le due parti starebbero esplorando un accordo sui cosiddetti impegni sui prezzi, un meccanismo complesso per controllare i prezzi e i volumi delle esportazioni al fine di evitare le tariffe.
Secondo quanto riportato dal Global Times, dal 2 al 7 novembre si sono svolti a Pechino cinque cicli di colloqui che hanno coinvolto team tecnici cinesi e dell’UE. Un portavoce del ministero del Commercio cinese ha dichiarato che sono stati fatti progressi nei negoziati su un piano di impegno dei prezzi proposto per i veicoli elettrici prodotti in Cina.
LA FINE DEI DAZI?
“Il consenso sul quadro di impegno dei prezzi si riferisce ad alcuni accordi raggiunti da entrambe le parti in questa tornata di negoziati sul quadro generale, il che indica anche che entrambe le parti sono disposte a concentrare le proprie risorse sulla negoziazione degli interessi fondamentali e a tendere verso lo stesso obiettivo”, ha riferito sabato scorso la CCTV.
L’applicazione delle nuove tariffe dell’Unione Europea sui veicoli elettrici costruiti in Cina è iniziata a fine ottobre, con prelievi che arrivano al 45,3% a seconda della casa automobilistica.