Alfa Romeo MiTo: il sogno Cabrio

Lanciata nel 2008, l’Alfa Romeo MiTo è stata offerta solo come modello a tre porte. Nel 2010, tuttavia, avrebbe dovuto essere affiancata da una variante cabriolet. Il modello era pronto, ma non ha mai visto la luce.

Diamo un’occhiata più da vicino con le foto ripubblicate dal designer dell’epoca, Juan Manuel Diaz.
Una versione cabriolet dell’Alfa Romeo MiTo era in cantiere. Ma alla fine non vedrà mai la luce.
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Lanciata nel 2008, l’Alfa Romeo MiTo ha avuto un inizio di carriera di successo prima di vedere i suoi numeri di vendita ridursi nel corso degli anni fino al suo ritiro nel 2019. Ciò è dovuto alla mancanza di una serie di varianti (come la cinque porte).

Tuttavia, la gamma della city car doveva essere ampliata. Era in programma una versione cabriolet. Il progetto era in fase avanzata e la data di lancio era stata annunciata per il 2010.
Ma i designer di auto, che amano creare le cose di nascosto, dipendono dal loro management. Di conseguenza, anche se la proposta sembrava allettante dal punto di vista del design, questa Alfa Romeo MiTo cabriolet è stata rifiutata dall’allora amministratore delegato del Gruppo FCA, Sergio Marchionne. Il boss, scomparso nel 2018, non voleva investire in questo mercato, che considerava poco redditizio. Soprattutto perché il marchio del biscione si trovava allora in una fase delicata, con un accumulo di perdite fin dai primi anni 2000. La priorità era quindi quella di stringere la cinghia.

IL SOGNO CABRIO

Eppure i costi di sviluppo potevano essere contenuti. L’Alfa Romeo MiTo Cabriolet ha dovuto rinunciare al tetto rigido retrattile e optare per una capote, più economica. Come mostrano queste immagini pubblicate dal designer della MiTo, Juan Manuel Diaz, la city car doveva utilizzare il maggior numero possibile di elementi della coupé a tre porte per ridurre i costi.
Un altro costruttore, un altro progetto interrotto: la Peugeot 208 CC. Anch’essa era molto vicina alla produzione.
Un altro costruttore, un altro progetto abortito: quello della 208 CC. Anch’essa era sull’orlo della produzione.
Il progetto prevedeva la produzione di una versione a quattro posti con motore da 155 CV, il migliore della gamma in termini di rapporto prezzo/prestazioni. Ma non lo sarà. Come il progetto abortito della 208 CC, anche l’Alfa Romeo MiTo Cabriolet non vedrà mai la luce. È un peccato perché, con il suo look accattivante, questa versione cabriolet avrebbe potuto essere una formidabile concorrente della A3, della Mini e della DS3.

Redazionehttp://AUTOPROVE.it
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