La nuova Lotus Theory 1 apre le porte alla prima supercar elettrica del marchio.
Lotus si sta trasformando in un nuovo marchio, dotato di tecnologia all’avanguardia e in cui il veicolo elettrico è al centro della scena. Dopo Eletre ed Emeya, la Casa britannica ha ancora del lavoro da fare per portare sul mercato i successori elettrici di Emira ed Elise.
La nuova Lotus Theory 1 non è solo un’anteprima di alcune caratteristiche di queste ultime due e di altre auto sportive elettriche che il marchio potrebbe presentare nei prossimi anni.
Questo prototipo è una dimostrazione tecnologica senza precedenti, una concept car al massimo che incorpora una serie di sistemi e progressi tecnologici assolutamente sbalorditivi.
“Si tratta di un prototipo che funge da tela per i nostri programmi di ricerca e sviluppo del design e per la tecnologia e l’innovazione che stiamo esplorando per la futura implementazione in tutta la nostra gamma di prodotti, comprese le auto elettriche lifestyle e sportive”, afferma il marchio britannico.
DATI TECNICI
Iniziamo con la parte più semplice, ovvero le sue caratteristiche tecniche di base.
La Lotus Theroy 1 è una spettacolare supercar elettrica: è lunga 4,49 metri, larga 2 metri e alta appena 1,14 metri. Come una buona Lotus, si è lavorato sulla leggerezza, anche se questo prototipo dichiara di essere sotto i 1.600 kg.
La sua meccanica è composta da due motori elettrici con una potenza combinata di 1.000 CV per spingere la vettura da 0 a 100 km/h in meno di 2,5 secondi e fino a 320 km/h di velocità massima. La batteria ha una capacità di 70 kWh, sufficiente a coprire un’autonomia di 402 chilometri secondo il ciclo misto WLTP.
Questo prototipo è un esercizio di tecnologia ai massimi livelli. Lotus lo definisce un precursore dei “veicoli intelligenti ad alte prestazioni”. In sostanza, le sue tecnologie all’avanguardia sono orientate ad adattarsi alle esigenze del conducente e degli altri occupanti.
Tutto ruota attorno a quello che il marchio chiama “LOTUSWEAR”, un sistema di guida intuitivo e coinvolgente brevettato che offre un’esperienza personalizzata per ogni occupante. Il tutto in un abitacolo articolato su tre sedili: il posto di guida al centro e gli occupanti ai lati.
Questo sistema è composto da un leggero materiale tessile robotico che consente al veicolo di comunicare con gli occupanti attraverso i sedili e il volante. Ad esempio, facendo pulsare il lato sinistro del volante, il conducente viene avvisato di effettuare una svolta, grazie alla tecnologia sviluppata con la startup MotorSkins.
Le sue cinque modalità di guida le consentiranno inoltre di adattarsi meglio all’ambiente circostante, mentre le capsule gonfiabili reagiranno in tempo reale per offrire maggiore supporto al conducente.
Nei poggiatesta sono presenti elementi più interessanti, come un sistema audio binaurale, che consente di personalizzare l’esperienza sonora con suoni di velocità, sistema di cancellazione del rumore, suono surround, ecc.
LA SPORTIVA TECH
La Lotus Theory 1 è dotata di una tecnologia di guida autonoma di livello 4, alimentata da una piattaforma di elaborazione ad alte prestazioni NVIDIA DRIVE. Gli interni sono altrettanto ricchi di componenti tecnologici all’avanguardia, tra cui proiezioni, display e tattili, oltre ad altri elementi interattivi analogici.
È dotata di un sistema di illuminazione ambientale intelligente, riflessi sul parabrezza per comunicare informazioni, luci RGB che avvisano della necessità di frenare o accelerare, grafica immersiva 2D e 3D, notifiche tramite il materiale tessile gonfiabile adattivo….
Inoltre, la costruzione dell’auto utilizza un numero limitato di materiali ad alte prestazioni, leggeri e resistenti: fibra di vetro a base di cellulosa, fibra di carbonio riciclata sminuzzata, titanio, poliestere e gomma riciclata, policarbonato trasparente…
All’esterno non poteva mancare l’aerodinamica attiva e passiva, con un diffusore e deflettori d’aria sul muso stesso e altri elementi di alto livello. Come i pneumatici, firmati Pirelli e ad altissime prestazioni, da 20 e 21 pollici davanti e dietro, e un impianto frenante AP Racing ad alte prestazioni.