La nuova generazione della Smart Roadster è pronta a debuttare.
Secondo Dirk Adelmann, amministratore delegato di Smart Europe, il marchio ha immaginato come potrebbe essere una nuova Roadster intorno al 2020, poco dopo l’acquisizione del 50% del marchio da parte di Geely. Un collega ha disegnato una Roadster moderna e Adelmann è aperto all’idea di trasformarla in un modello di produzione.
“C’era un collega molto scatenato che aveva i primi disegni di una nuova Roadster”, ha detto ad Autocar. “Abbiamo tre grandi auto e nessuna è una Roadster, ma perché no? Se faremo una Roadster, state certi che sarà molto compatta, sicuramente a due posti”.
Il rendering in copertina publicato da Carscoops.com ci permette di dare uno sguardo in anteprima al modello.
IL RITORNO DELLA ROADSTER
Adelmann ha aggiunto di avere un “rapporto molto emotivo” con la Roadster, in quanto è stata la prima auto a cui ha lavorato quando è entrato in Smart.
Una nuova Smart Roadster dalle dimensioni ridotte potrebbe riportare la casa automobilistica alle sue radici di piccola auto. Con il lancio di veicoli come la #1, la #3 e la #5, l’offerta di Smart è più grande di quanto sia mai stata in passato. La Smart Roadster originale misurava appena 3,4 metri di lunghezza e il marchio potrebbe conquistare gli appassionati se creasse un nuovo veicolo elettrico altrettanto piccolo.
Mentre l’azienda riflette sulla possibilità di una nuova Roadster, è decisa a lanciare una ForTwo di nuova generazione. La produzione del vecchio modello è terminata all’inizio di quest’anno e Smart intende costruirlo sulla base della nuova Electric Compact Architecture (ECA). Tuttavia, come abbiamo appreso all’inizio di questa settimana, Smart sarà in grado di giustificare il costo di questa nuova piattaforma e dello sviluppo del modello solo se riuscirà a trovare un partner con cui lavorare.
“Se si condivide questa piattaforma con dei partner – siamo ancora in fase di valutazione – allora si possono condividere anche i costi di investimento, il sito di produzione, eccetera, e la cosa comincia ad avere senso”, ha detto Adelmann in un’intervista. “L’ultima cosa che vogliamo fare è produrre un veicolo in cui nessuno guadagna, perché non durerà a lungo. Vogliamo avere un business case positivo per noi, per i nostri rivenditori e, alla fine, per i nostri clienti”.