Autobianchi e Innocenti rinascono cinesi?

Il governo italiano e Stellantis non vanno esattamente d’accordo in questi giorni, ma la situazione potrebbe riscaldarsi. In particolare, un rapporto suggerisce che il governo potrebbe cercare di sottrarre alla casa automobilistica alcuni marchi in disuso.

La storia è complessa e nebulosa, ma Il Sole 24 Ore ha suggerito che il governo potrebbe cercare di appropriarsi dei marchi Autobianchi e Innocenti, di proprietà di Stellantis. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, potrebbero essere ceduti a case automobilistiche cinesi disposte a insediarsi in Italia.
Secondo il giornale, le nuove norme potrebbero consentire al governo di ottenere marchi storici “inutilizzati da almeno cinque anni o soggetti a un processo di cessazione da parte dell’azienda proprietaria”. Più interessante è il fatto che il “Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha richiesto e ottenuto la registrazione” dei marchi Autobianchi e Innocenti. Tuttavia, si dice che questi utilizzino una grafica diversa da quella di Stellantis.

IL SALVATAGGIO

Non è ancora chiaro se qualcosa si concretizzerà, ma sembra che il governo stia almeno gettando le basi per questa possibilità. Detto questo, oggi i marchi cinesi non mancano e i nomi di Autobianchi e Innocenti non sono particolarmente ambiti.

Tuttavia, il governo ha cercato di rilanciare la produzione automobilistica in Italia e di perseguire le case automobilistiche che cercano di mettere in risalto le “discutibili” origini italiane. L’incidente più rilevante si è verificato all’inizio di quest’anno, quando l’Alfa Romeo ha deciso di rinominare la Milano come Junior dopo che un ministro aveva suggerito che l’uso del nome originale era illegale perché il crossover sarebbe stato prodotto in Polonia.

Più di recente, il governo ha preso di mira DR Automobiles per aver spacciato auto cinesi per italiane. In quel caso, il governo ha mostrato foto di veicoli “finiti” che venivano importati per quello che doveva essere l’assemblaggio finale.

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