Fiat ha creato una nuova pubblicità per la 500e, che può essere interpretata anche come una risposta indiretta ai recenti problemi di Stellantis con le autorità italiane. La clip di 30 secondi mostra l’auto elettrica senza alcun segno distintivo, sostenendo che tutti possono comunque riconoscerlo.
Lo spot “Fiat No Logo” con la 500e è apparso sul canale della casa automobilistica su YouTube. Il regista ha rimosso l’emblema 500 dal muso e lo scudetto Fiat dal portellone posteriore, lasciando i fori a vista. Inoltre, la scritta 500e è stata eliminata dalla guarnizione cromata sotto i finestrini laterali, anche se le calotte centrali sembrano essere scoperte.
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Con una music di sottofondo un po’ emotiva, possiamo sentire la voce narrante italiana che dice: “Se quest’auto non avesse un logo, se non avesse un nome, se non avesse una bandiera. Se non avesse nulla da dire su cosa è o da dove viene, tutti la riconoscerebbero comunque. Perché quando un’auto ha un design iconico e rappresenta da sempre la gioia di vivere, non può che essere italiana e non può che essere una Fiat”.
IL MADE IN ITALY
A prima vista, questo sembra un modo intelligente per evidenziare il design dell’auto elettrica , che è fortemente ispirato alla classica Fiat 500 e alla sua moderna reinterpretazione del 2007. Tuttavia, un po’ di contesto dimostra che il messaggio è più profondo.
Negli ultimi mesi il governo italiano si è accanito contro Stellantis, per fare pressione sul gigante automobilistico affinché aumentasse la produzione nei suoi stabilimenti italiani. Il primo colpo è stato il cambio forzato del nome del SUV subcompatto dell’Alfa Romeo da Milano a Junior, poco dopo il suo debutto. Secondo la legge italiana, era illegale che un modello prodotto in Polonia prendesse il nome della città di Milano.
Il secondo colpo è arrivato quando le autorità italiane hanno sequestrato 134 esemplari di Fiat Topolino al porto di Livorno. Questa volta, la causa dei problemi era un piccolo adesivo con la bandiera italiana. Secondo la procura, il tricolore potrebbe trarre in inganno i consumatori sull’origine del prodotto importato. La Fiat ha dichiarato che intendeva comunicare il fatto che la Topolino era stata progettata a Torino, ma si è rapidamente conformata agli ordini.
È importante notare che in passato ci sono stati casi di modelli Fiat importati con colori italiani, senza alcuna obiezione da parte delle autorità. Ciò suggerisce che il rapporto tra Stellantis e l’attuale governo italiano è molto probabilmente la causa di tutto questo dramma.
Le tensioni sembrano attenuarsi dopo l’annuncio di Stellantis di prolungare la produzione della Fiat Panda di seconda generazione nello stabilimento di Pomigliano fino al 2030 e la conferma della nuova Fiat 500 Ibrida (versione mild-hybrid della 500e elettrica) che sarà prodotta nello stabilimento di Mirafiori a Torino. Questo permetterà sicuramente ai modelli di mantenere i loro scudetti – e magari di aggiungere qualche bandiera italiana.