Ci sono 40 Milioni di Auto Cinesi in arrivo

In Cina, le case automobilistiche hanno attualmente la capacità produttiva di costruire circa 40 milioni di veicoli all’anno. Il problema è che i consumatori del Paese acquistano solo circa 22 milioni di auto all’anno. Nonostante questa disparità, il governo cinese continua a sostenere la crescita del settore.

Il problema della sovraccapacità della Cina ostacola i piani delle case automobilistiche affermate e di quelle che spingono sulle nuove tecnologie. Le linee di produzione costruite per i veicoli a combustione interna stanno sfornando prodotti che non incontrano più il favore dei consumatori.

Nel frattempo, i veicoli a nuova energia come i veicoli elettrici e i PHEV, che potrebbero potenzialmente assorbire questa capacità in eccesso, stanno affrontando i propri venti contrari a causa di preoccupazioni economiche più ampie.

L’anno scorso, secondo il Wall Street Journal, 123 marchi hanno offerto almeno un modello elettrico in Cina. E anche aziende come Zhido, fallita nel 2019, sono state riportate in vita dagli investitori. Ciò ha spinto i produttori di veicoli elettrici a una feroce guerra dei prezzi, nel tentativo di conquistare gli acquirenti che hanno l’imbarazzo della scelta.

DALLA CINA ALL’EUROPA

Non sorprende che le case automobilistiche cinesi siano desiderose di esplorare nuovi mercati, il che ha portato a quintuplicare le esportazioni cinesi di auto tra il 2020 e il 2023. Molti di questi guadagni sono stati ottenuti in Russia, dove le case automobilistiche cinesi sono intervenute in seguito al conflitto tra la nazione eurasiatica e l’Ucraina, che ha provocato un embargo commerciale da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati.

Le case automobilistiche cinesi sono anche desiderose di vendere i loro veicoli elettrici all’estero, suscitando le preoccupazioni dei concorrenti e dei governi occidentali. Negli Stati Uniti, la Casa Bianca sta valutando la possibilità di espandere le tariffe per proteggere la produzione nazionale, mentre l’Unione Europea sta indagando sulle sovvenzioni cinesi ai veicoli elettrici e potrebbe prendere in considerazione misure simili.

Ciò porta all’inevitabile domanda sul perché la Cina stia sovvenzionando un’industria che ha già una sovraccapacità produttiva. Il motivo è da ricercare nel desiderio del governo nazionale di sostenere le proprie case automobilistiche sulla scena mondiale, oltre che negli sforzi per sostenere la crescita economica e preservare i posti di lavoro in un contesto di sfide economiche più ampie.

Il sostegno del governo significa che anche le case automobilistiche non redditizie possono continuare a produrre più veicoli. Nel 2023, solo quattro delle 123 case automobilistiche produttrici di veicoli elettrici della nazione venderanno più di 400.000 veicoli, un numero ampiamente considerato come quello che deve essere raggiunto perché una casa automobilistica possa andare in pareggio in Cina. Queste aziende sono BYD, Tesla, Aion e Wuling.

Questo ha portato alcuni funzionari cinesi a chiedere un consolidamento dell’industria automobilistica. Tuttavia, per il momento, prevale ancora la mentalità di espansione sostenuta dal governo nazionale.

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