La nuova Audi A6 e-tron è un SUV lungo 4,77 metri. Non condivide nulla con le attuali Audi Q8 e Q4 ma molto con la Porsche Macan elettrica, a partire dalla nuova piattaforma PPE (Platform Premium Electric). Mentre Audi vede il suo Q6 e-tron come un rivale della Tesla Model Y e della BMW iX3, il veicolo può anche prendere di mira il SUV Mercedes EQE grazie alle sue dimensioni e alla sua enorme batteria da 100 kWh lordi (94,9 kWh netti) al lancio.
La nuova struttura portante dell’Audi Q6 e-tron è flessibile a piacere, quindi il SUV non utilizzerà gli stessi motori anteriori della Porsche Macan nelle sue versioni quattro. Seguendo le orme di Tesla (e della prima Audi e-tron), preferisce utilizzare un motore asincrono in aggiunta alla macchina sincrona posteriore, per sfruttare i vantaggi di entrambe le tecnologie in termini di efficienza energetica. Al momento del lancio, sarà disponibile in due versioni: Q6 e-tron quattro da 387 CV e SQ6 e-tron da 517 CV, prima dell’arrivo di una versione a due ruote motrici e di versioni con una batteria leggermente più piccola da 83 kWh lordi.
Con 517 CV, l’Audi SQ6 si posiziona tra la Porsche Macan 4 e la Macan Turbo. Una divisione dei ruoli ben studiata.
DATI TECNICI E MOTORI
Tutti i modelli saranno dotati di batterie assemblate internamente con celle cinesi fornite da CATL. Utilizzando la tecnologia NMC (nichel-manganese-cobalto), queste celle possono gestire una potenza di carica massima di 270 kW nel caso della versione da 100 kWh. Audi dichiara un tempo di ricarica dal 10 all’80% in 21 minuti. Il SUV Mercedes EQE dichiara invece 32 minuti, ma si vocifera che anch’esso potrebbe presto passare alle batterie da 800 V. Per quanto riguarda l’autonomia, Audi ha dichiarato 625 km WLTP per la Q6 e-tron quattro (12 km meglio della Macan 4) e 598 km per la SQ6 e-tron (7 km meglio della Macan Turbo). Si tratta di dati molto favorevoli se si considera che la Tesla Model Y è limitata a 533 km nella sua versione Long Range.
Come abbiamo già visto con alcuni modelli Audi, sono finiti i tempi in cui le auto Audi erano il punto di riferimento in termini di finiture. È difficile non rimanere sorpresi da alcuni assemblaggi e dalla scelta dei materiali. In particolare, ci troviamo ancora una volta in disaccordo con la moda della plastica laccata nera sulla console centrale, il cui gusto per le impronte digitali è pari solo alla sua fragilità. Il lusso si misura ora in termini di spazio per gli schermi. A bordo della Q6 ce ne sono tre, più un head-up display esteso con realtà virtuale. Il conducente si trova di fronte a uno schermo curvo che comprende un quadro strumenti digitale da 11,9 pollici e un pannello centrale da 14,5 pollici.
Gli schermi nascondono quasi la plancia della Q6 e-tron. La finitura è un chiaro passo indietro rispetto a quella delle Audi degli anni 2010.
I passeggeri non saranno comunque frustrati, perché avranno diritto a un terzo schermo da 10,9 pollici come optional sulla Q6 e-tron e come standard sulla SQ6. Questo schermo permetterà di guardare un film e di accedere alla maggior parte delle funzioni dell’auto, tranne quelle dedicate alla guida. Abbiamo avuto pochissimo tempo per familiarizzare con questi sistemi complessi, che offrono una notevole possibilità di configurazione. Tuttavia, abbiamo trovato i menu fluidi e veloci, il che fa ben sperare per il futuro.
LA VERSIONE S
L’interfaccia digitale della nuova Audi Q6 e-tron si basa in gran parte su Google Android, ma le applicazioni sono specifiche per Audi.
L’Audi SQ6 ha orestazio i di rilievo, nonostante il peso di 2.350 kg, Audi dichiara un tempo da 0 a 100 km/h di 4,3 secondi, collocandosi esattamente tra una Macan 4 e una Macan Turbo. La ripartizione dei ruoli è stata attentamente studiata dai due costruttori!
L’Audi SQ6 dispone naturalmente di modalità di guida che influenzano lo sterzo, le sospensioni e la risposta dell’acceleratore. La differenza tra le modalità Comfort e Dynamic è molto evidente, anche su una superficie completamente piana; il rollio è molto più controllato nel secondo caso. La SQ6 utilizza le palette al volante per modulare la rigenerazione della frenata, un’area su cui Audi ha lavorato particolarmente bene. Di conseguenza, non si avverte alcuna differenza al pedale tra la frenata rigenerativa e la frenata fisica, per cui è necessario fare riferimento allo schermo per capire quando quest’ultima entra in azione. Per il resto, la SQ6 non riesce a nascondere completamente il suo peso in curva, nonostante lo sterzo abbastanza preciso.