Mitsubishi dice addio alla Cina

Mitsubishi non è riuscita ad adattarsi al mercato cinese e ha deciso di abbandonarlo. Le auto Mitsubishi sono state prodotte in Cina nell’ambito di una joint venture con GAC, fondata nel 2012.

La sede e l’unico stabilimento della joint venture GAC Mitsubishi si trovano a Changsha (provincia di Hunan), l’impianto non funziona da diversi mesi – secondo alcune fonti, da marzo, secondo altre – da luglio, il personale viene lentamente ridotto. L’apice dell’attività della fabbrica è stato raggiunto nel 2018, quando è riuscita a vendere più di 140 mila auto Mitsubishi in Cina. Il risultato di gennaio-agosto di quest’anno, secondo la CAAM (China Association of Automobile Manufacturers), è desolante: solo 11.978 auto vendute, il 41,5% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Lo scorso autunno Mitsubishi ha lanciato in Cina l’Outlander PHEV ibrido di nuova generazione come ultima speranza per salvare la situazione, ma qui non ha attirato quasi nessuno, le vendite sono state misere. Mitsubishi non ha ancora un’auto elettrica moderna, il crossover elettrico Airtrek (nella foto del titolo) è una GAC Aion V rimodellata. Le vendite di GAC nei primi otto mesi di quest’anno in Cina hanno totalizzato 538.455 auto (+41,4%) – come si suol dire, sentite la differenza.

LA CRISI IN CINA

I marchi giapponesi, europei e americani in generale stanno subendo una forte pressione sul mercato cinese da parte dei marchi locali, solo Mitsubishi Motors qui è stata più debole di altri, e il suo management, come riportato oggi dall’edizione economica di Nikkei Asia, ha deciso di ridurre le attività in Cina. La decisione non è ancora stata annunciata ufficialmente, ma sono in corso trattative per il trasferimento degli asset cinesi di Mitsubishi a GAC, che intende mantenere alcuni dipendenti dello stabilimento di Changsha e riattrezzarlo gradualmente per produrre le sue auto elettriche.

Le nuove auto elettriche di Mitsubishi appariranno presto, come è emerso dal piano di sviluppo aggiornato dell’azienda pubblicato a marzo, ma è improbabile che il consumatore cinese sia interessato ad esse – la realtà è che i marchi cinesi oggi rispondono meglio e più velocemente alle richieste del mercato e schiacciano i marchi stranieri da esso.

I mercati chiave per Mitsubishi sono ora il Sud-Est asiatico (ASEAN), l’Oceania (che comprende Australia e Nuova Zelanda), l’Africa, il Medio Oriente e il Sud America: qui l’azienda giapponese cercherà di mantenere e rafforzare le proprie posizioni.

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