Dimenticate tutto quello che sapete sulla Renault Scenic. Il 4 settembre, il giorno prima dell’apertura del Salone dell’Auto di Monaco di Baviera, verrà svelato tutto su questo nuovo modello, che rompe completamente con l’architettura “monovolume” dei suoi predecessori. Progettata più come una berlina rialzata, per non dire un SUV, abbandonerà anche i motori a combustione, essendo la sua piattaforma CMF-EV progettata esclusivamente per ospitare propulsori elettrici.
Ereditando questa piattaforma, la nuova Renault Scenic attingerà principalmente alla banca organi della Mégane elettrica e, potenzialmente, a quella della Nissan Ariya, l’altra cugina 100% elettrica dell’Alleanza Renault-Nissan. Infatti, è tra questi due modelli che la nuova arrivata stabilirà le sue dimensioni: circa 4,50 m di lunghezza, la stessa lunghezza della Austral. Non c’è rischio di cannibalizzazione con l’Austral, che utilizza solo propulsori ibridi.
Mentre la concept car Renault Scenic Vision, presentata nella primavera del 2022, era dotata di un – presunto – motore a idrogeno, la sua incarnazione di produzione è promessa come un veicolo elettrico convenzionale alimentato a batteria. Probabilmente si rinuncerà all’unità da 130 CV presente sulla Mégane entry-level e la Scenic preferirà il motore elettrico da 217 CV, come minimo, mentre più in alto è probabile che si ricorra ai servizi della variante da 242 CV, o addirittura da 306 CV (4×4), della Nissan Ariya. Il tutto dovrebbe essere alimentato dalla batteria più grande della Mégane (60 kWh), ma anche da quella da 87 kWh che è il fiore all’occhiello della Ariya, in modo da poter percorrere più di 500 km nel ciclo di omologazione WLTP.
Ma quando si tratta di dettagli, si sono dovuti fare alcuni sacrifici per contenere i costi. Ecco perché la Scenic avrà gli specchietti retrovisori esterni della Mégane e i suoi fari. L’aspetto “déjà-vu” della Mégane sarà mascherato da un pezzo di plastica laccata che dà l’impressione che la base del faro formi una spalla. Un’idea piuttosto intelligente da parte dei designer… e dei finanziatori.
D’altra parte, la fascia che collega i fari dovrebbe essere opaca, mentre nel concept il motivo abbracciava il logo anteriore. Per la prima volta, il logo sarà dotato di un sistema di retroilluminazione omologabile secondo le recenti direttive europee. Ma gli elementi illuminanti saranno al centro di ciascun lato del paraurti, sotto forma di firme verticali che evocano ancora una volta la grafica del famoso quadrilatero di Renault. Infine, il taglio laterale del cofano sarà meno avvolgente, in linea con la caratteristica onda dei prodotti Renault in voga da diversi anni.
Le ruote avranno un diametro leggermente inferiore, mantenendo l’aspetto “a flangia” della vettura da esposizione, ma attenuando al contempo i loro contorni per motivi aerodinamici.
DESIGN E MOTORI
L’ottimizzazione della penetrazione dell’aria è una preoccupazione anche per le porte, che sono lisce come rulli. Solo che per aprirle si utilizzano maniglie a scomparsa (ancora una volta provenienti dalla Mégane). L’impiego tradizionale delle porte eliminerà la soluzione (spettacolare ma costosa) delle porte contrapposte proposta dal concept. Di conseguenza, saranno presenti un montante centrale e cornici intorno ai finestrini. Subito sopra si nota l’arrivo di imponenti barre sul tetto, probabilmente per giustificare il legame familiare tra questo nuovo SUV e le quattro generazioni successive di Scenic.
Il posteriore sarà caratterizzato dall’ispessimento dei fari e dalla loro proiezione sui parafanghi, a differenza di quelli della show car, che erano semplici frecce. Nel frattempo, il taglio del portellone posteriore si estenderà verso il basso a cavallo del bordo del paraurti, per facilitare l’accesso al bagagliaio, finora assente per la Scenic Vision. Ciò è confermato dalla soglia di carico, che ora sovrasta la targa. Infine, su entrambi i lati di questo paraurti, appariranno dei deflettori aerodinamici, mentre la concept li aveva appena abbozzati.
Nell’abitacolo, è ancora troppo presto per essere categorici sul profilo della plancia, ma c’è motivo di credere che il pannello OpenR Link a forma di L rovesciata, ereditato dalla Mégane Electric, dall’Austral, dall’Espace e dal Rafale, verrà ripreso. Soprattutto, saremo interessati a vedere come si comporterà la nuova Renault Scenic in termini di abitabilità, per giudicare la sua capacità di seguire le orme delle precedenti generazioni di monovolume.
In ogni caso, la nuova Scenic E-Tech Electric sarà svelata all’inizio di settembre, prima di un lancio commerciale previsto per la fine del 2023, o addirittura l’inizio del 2024, a un prezzo base di oltre 45.000 euro.