Le storie della Renault Clio e della Mitsubishi Colt sono così diverse che avrebbero meritato un grado di distinzione maggiore.
Con poca spesa, l’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi ha ribattezzato la Clio per le esigenze della nuova Colt. Se le clonazioni sono numerose nell’industria automobilistica, questa raggiunge un raro grado di mimetismo.
Sul punto di abbandonare definitivamente il mercato europeo nel 2020, Mitsubishi ha finalmente deciso di mantenere e riqualificare le sue attività in questo paese, nonostante la scomparsa dell’Outlander. È strano, visto che il Mitsubishi Outlander è stato a lungo uno degli ibridi plug-in più venduti in Europa. La recente decisione di riportarla in catalogo nel prossimo futuro è sintomatica degli errori strategici commessi dalla casa del diamante negli ultimi anni.
Per recuperare terreno e conquistare nuove quote di mercato, Mitsubishi rilancia con urgenza due vecchie glorie della sua costellazione. Qualche settimana fa è rinata la ASX, scomparsa dagli showroom alla fine degli anni 2010, mentre una nuova Mitsubishi Colt ha appena orchestrato il suo ritorno, dieci anni dopo il pensionamento della generazione precedente. Champagne, dunque! Se non fosse che la delusione rischia di rovinare la festa, visto che questi due “nuovi modelli” sono poco più che rebadgings delle Renault Captur e Clio.
La Mitsubishi Colt, che ci interessa oggi, ha il vantaggio di beneficiare del restyling apparso qualche settimana prima sulla Renault Clio. Ma le somiglianze stilistiche sono troppo numerose perché la vettura giapponese riesca a creare una propria personalità. Nella parte anteriore, i parafanghi, il cofano e i fari sono semplicemente ripresi dalla vettura francese. Per distinguerla dalla vettura francese, la griglia anteriore è l’elemento chiave di differenziazione. Più in basso, sebbene anche il paraurti sia diverso, a prima vista sembra ricalcare quello della cugina, avendo i progettisti mantenuto i tagli laterali che ospitano le luci diurne. Sebbene queste ultime siano ben distinte, la loro grafica è in definitiva molto simile. Un vero peccato.
SORELLE QUASI GEMELLE
Di profilo, la nuova Mitsubishi Colt non fa non fa alcuno sforzo per distanziarsi dal design della vettura francese, ereditandone persino i cerchi. Solo alcuni stemmi sparsi qua e là rendono impossibile confondere le due vetture. Lo stesso vale per la parte posteriore, che sostituisce maldestramente il Losange con un’antiestetica telecamera di retromarcia. Poiché il portellone posteriore, le luci e il paraurti sono identici, l’unica salvezza della Colt è l’enorme scritta Mitsubishi, che impedisce di confonderla con la Clio. Infine, gli interni non sono cambiati di una virgola. Il contrario ci avrebbe sorpreso: l’unico dettaglio distintivo è il mozzo dell’airbag che ospita il logo del costruttore asiatico.
Come incoraggiare i clienti a scegliere una Colt piuttosto che una Clio? Semplicemente offrendole una garanzia di 5 anni, tre anni in più rispetto al modello francese.