La nuova Alfa Romeo Grand Stelvio è pronta a debuttare nelle vesti del SUV a 7 posti.
Alfa Romeo può contare su Maserati per beneficiare delle sinergie all’interno del gruppo Stellati. In questo caso, il sostituto del SUV Levante servirà probabilmente come base per quello che sarà posizionato come fratello maggiore del futuro Stelvio. Quest’ultimo apparirà nel 2025, o addirittura nel 2026, e sarà basato sulla base tecnica STLA Large riservata ai futuri modelli con una lunghezza minima di 4,80 metri. La base sarà allungata per accogliere la nuova ammiraglia prevista per il 2027.
Nel 2016 l’Alfa Romeo è tornata in Nord America con grandi ambizioni, che per il momento non sono state coronate dal successo, come invece accade altrove, con i modelli Giulia e Stelvio che faticano a vendere. L’arrivo del Tonale nel segmento dei SUV compatti ha suscitato un po’ di scalpore negli ultimi mesi, ma il Biscione dovrà pensare molto più in grande se spera di brillare nella terra dello zio Sam. Ecco perché il fratello maggiore del futuro Stelvio, talvolta soprannominato Alfa Castello, sarà lungo circa 5 metri per poter competere con le future Audi Q8 e-tron, BMW iX5 e Mercedes EQE, senza dimenticare la Tesla Model X, dato che il modello Alfa Romeo utilizzerà solo motori elettrici.
Il rendering in copertina di Auto-moto.com ci permette di dare un primo sguardo al design.
DATI TECNICI E PRESTAZIONI
La nuova Alfa Romeo Grand Stelvio punterà sull’elettrificazione.
Stellantis comunica le caratteristiche dei suoi futuri motori dal 2021, quindi possiamo già farci un’idea delle specifiche tecniche di questo “Grande” Stelvio in divenire.
A bordo ci saranno fino a 104 kWh di batteria, sufficienti per percorrere quasi 700 km WLTP, a patto di non essere troppo esigenti. Stellantis prevede di aumentare la potenza del suo motore elettrico EDM#3 a 330 kW, ovvero circa 450 CV. Da quel momento in poi, la sua duplicazione doterà automaticamente il suo beneficiario di circa 900 CV, attraverso la trazione integrale. La ciliegina sulla torta è che l’intero sistema sarà alimentato a 800 V, con la promessa di tempi di ricarica fulminei, prossimi al quarto d’ora, per recuperare l’80% dell’autonomia.