Hyundai Motor Group (HMG) punta a diventare uno dei primi tre produttori di auto elettriche al mondo entro il 2030.
Il risultato sarebbe possibile grazie alle vendite combinate dei modelli elettrici dei suoi marchi Hyundai Motor, Kia e Genesis. Per sostenere questo obiettivo, l’azienda ha dichiarato di voler investire 24.000 miliardi di won coreani in Hyundai Motor, Kia e Hyundai MOBIS (MObility Beyond Integrated Solution), sempre entro il 2030.
Grazie a questo investimento, il gruppo afferma di voler espandere la produzione annuale di veicoli elettrici in Corea del Sud a 1,51 milioni di unità e il volume globale a 3,64 milioni di unità. Entro l’anno previsto, l’azienda afferma che la gamma totale comprenderà 31 modelli di veicoli elettrici dei suoi marchi, tra cui il SUV a tre file Kia EV9, che ha debuttato di recente quest’anno, e la Hyundai Ioniq 7, che arriverà nel 2024.
Nell’ottobre dello scorso anno, HMG ha rivelato che svilupperà due nuove piattaforme EV: l’architettura eM sarà dedicata ai veicoli passeggeri quando verrà introdotta nel 2025.
La piattaforma eS, invece, ha un design a “skateboard” e sarà utilizzata esclusivamente per i veicoli appositamente costruiti (PBV); l’azienda ha inoltre rivelato che Kia costruirà un nuovo stabilimento dedicato a tali veicoli.
LA GAMMA ELETTRICA
Entrambe le piattaforme utilizzeranno l’Architettura Modulare Integrata (IMA) del gruppo, che standardizza le batterie e i motori elettrici per aumentare la velocità e l’efficienza dello sviluppo dei prodotti. Ciò contribuirà anche a ridurre i costi, in quanto l’uso di parti comuni renderà più semplice l’aggiornamento dei sistemi software.
Il gruppo ha inoltre avviato un programma di 5,2 trilioni di won per sostenere meglio i propri fornitori nelle misure di miglioramento dei profitti e taglio delle perdite. Hyundai ha dichiarato che condividerà con i propri fornitori gli oneri relativi alle fluttuazioni delle materie prime e rifletterà tali cambiamenti nei prezzi dei beni forniti, pagando circa 3,4 trilioni di won per l’aumento del costo delle materie prime a più di 300 fornitori primari lo scorso anno.
Inoltre, aiuterà i fornitori di parti di motori a combustione interna che desiderano diversificare le loro attività, fornendo prestiti a tassi di interesse inferiori a quelli di mercato.