Il sogno di tutti gli ingegneri? Realizzare un’auto veloce, sicura, divertente e che magari consumi anche poco o il giusto. La Porsche 911 Turbo S può essere tutte (o quasi) queste cose insieme.
La casa di Zuffenhausen è riuscita a trasformare il sogno in realtà, grazie al PAA (porsche active aerodynamics). Questo dispositivo è presente sul modello Porsche 911, già dal 2014, anche se in forma meno evoluta di quello che invece oggi equipaggia la Porsche 911 Turbo S e tutti gli altri modelli della casa tedesca. Il PAA ha il merito di risolvere tutti i conflitti; ovvero, rende possibile, avere elevata velocità di punta e bassi consumi di carburante, grazie al basso coefficiente aerodinamico e una dinamica di guida migliorata, grazie alla deportanza elevata.
Ma come è possibile ottenere un risultato così straordinario e risolvere il conflitto tra due obbiettivi contrapposti?
Oggi la parola d’ordine per tutti è: ATTIVO.
Si, molte auto oggi hanno il cruise control attivo, il differenziale attivo, il controllo di stabilità attivo, barra antirollio attiva, le sospensioni attive ecc. ecc.
Attivo sta per predittivo o adattabile. Alla Porsche, hanno studiato un sistema il PAA appunto, che permette, udite udite, anche all’aerodinamica di essere attiva e quindi di adattarsi a tutte le situazioni di guida nel miglior modo possibile, per ottenere lo straordinario risultato di avere un’auto che sa essere veloce, se serve, ben piantata a terra e parca nei consumi.
CONFIGURAZIONE TOTALE
Il PAA, in configurazione base, ha 2 modalità di guida, SPEED e PERFORMANCE.
Sulla Porsche 911 Turbo S, vanno ad aggiungersi, l’ECO mode, per risparmiare carburante, il WET mode, che garantisce più carico aerodinamico sull’asse posteriore, quando si guida sul bagnato (condizione che la vettura riconosce automaticamente, grazie ai sensori fonici presenti nei passaruota), l’AIRBRAKE mode, che in caso di frenata violenta ad alta velocità, aumenta la deportanza e la resistenza aerodinamica, per garantire spazi di frenata più contenuti. Infine per le auto a tetto scoperto, un ulteriore funzione, che adatta il flusso dell’aria attorno al veicolo. Il tutto unito alle alette anteriori di ventilazione attive, allo spoiler anteriore a bordo variabile e all’alettone posteriore estraibile ed inclinabile, portano il pacchetto a ben 8 diverse configurazioni aerodinamiche, ognuna delle quali è contraddistinta da una specifica combinazione dei componenti aerodinamici attivi.
Praticamente è come avere un’auto diversa ed ottimizzata per ogni situazione di guida che si presenta. Fantastico no?
Vediamo qualche dato.
- Deportanza massima 170 Kg.
- Cx (coefficiente di penetrazione dell’aria) minimo 0,33, con alette di ventilazione anteriore chiuse e spoiler retratti, chiaramente (configurazione ECO mode).
Le alette di ventilazione sono chiuse dalla velocità di 70 Km/h in su e sono invece aperte da 150 Km/h in su, ma questi dati sono relativi, in quanto sono molteplici le combinazioni, grazie ad una centralina che elabora tantissimi dati continuamente e decide in base ad algoritmi specifici cosa fare o non fare, anche in base alla modalità di guida scelta dal pilota, SPEED o PERFORMANCE, alle quali grazie al PAA si aggiungono, le modalità ECO, PERFORMANCE 2( sopra i 260 Km/h) e la modalità WET per la guida sul bagnato.
Lo spoiler anteriore della Porsche 911 Turbo S è composto di 3 segmenti; 2 laterali sincroni ed 1 centrale indipendente, ma che comunque è attivo anche quando è retratto, grazie agli elastomeri di cui è composto lo spoiler, che ne permettono un continuo adattamento, in base al flusso ed alla forza dell’aria che lo investe.
Lo spoiler anteriore, in configurazione BASE è retratto, in SPEED prevede l’attivazione delle 2 porzioni laterali ed in PERFORMANCE prevede l’attivazione totale dei 3 segmenti.
L’alettone posteriore, si è alleggerito rispetto al passato di 440 g, nonostante le dimensioni siano cresciute dell’8%, grazie questo ad una combinazione di materiali, quali plastica, fibra di vetro e fibra di carbonio.
La Porsche ha sempre investito nella ricerca di un’aerodinamica ottimizzata, basti pensare agli anni ’70, che hanno visto nascere soluzioni aerodinamiche molto utili, che hanno equipaggiato le vetture della casa tedesca, fino ad arrivare al 2014, con l’avvento dell’aerodinamica attiva. Come ha sempre investito in soluzioni originali, per un ottimo bilanciamento dei pesi, vedi il transaxle.
Una chicca: le appendici aerodinamiche della Porsche 911 Turbo S, non servono solo a soddisfare particolari esigenze di guida, ma concorrono ad aumentare del 15% complessivamente, la deportanza della vettura, garantendo una maggiore stabilità e un miglior dinamismo alle velocità più elevate!