Mondiale Rally 1982: la guerra dei Mondi

Abbiamo già parlato del film in prossima uscita sul Mondiale Rally 1983, con la guerra Audi/Lancia. Secondo noi il Cinema ha perso però una occasione: quella di raccontare la storia della Stagione, a nostro giudizio più romantica ed avventurosa della storia di questo sport: il Mondiale 1982. Adesso ci proviamo noi, a raccontarvi una vera “Guerra dei Mondi”.

Mondiale Rally 1982 – Provate ad immaginarvi persone che lavorano nei Rally: il 31/12/1981 vi addormentate con il dominio delle due auto più forti del Mondiale appena terminato: la Ford Escort RS1800 Mk2 del 1979 Gr.4 (1800 cc, 195 Cv, 1010 Kg.) e la Talbot Sumbeam Lotus Gr.2 (2200 cc, 240 Cv, 945 Kg).

Vi svegliate il giorno dopo, ed improvvisamente non solo quelle due auto ma persino una Renault 5 Turbo (1.500 cc per 265 Cv e 980 Kg) sembra una carriola di fronte al “mostro” Audi Quattro Coupè (4WD, 2100 cc Turbo, 1230 Kg. Ma 360 Cv) appena omologata Gruppo B. Cosa è successo nel frattempo?

Nulla: solo che la FIA ha superato il mondo precedente fatto da auto omologate Gruppo 1, Gr.2, Gr.4 a sfidarsi sui terreni di mezzo mondo, dando il via ad un nuovo regolamento che sostituisce le classi precedenti. In particolare: le Auto “Gruppo N” (ex Gruppo 1) sono quelle fondamentalmente più fedeli ai modelli di serie; il “Gruppo A” comprende il vecchio Gr.2 ammettendo auto derivate dalla serie con modifiche parzialmente più libere ma con lotti minimi di modelli identici da immatricolare; ed infine nel “Gruppo B” dove confluiscono le Gr.3, Gr.4 e Gr.5 si gioca la lotta per la supremazia: un lotto minimo di 200 unità identiche per l’omologazione, delle tabelle precise di rapporto “Peso/Cilindrata” (ad es: da 1000cc a 1400 cc peso 700 Kg; da 2500cc a 3000cc 1020 Kg; e tra 3500cc e 4000cc 1180 Kg. e così via) e nulla in più è richiesto ai Costruttori che possono dunque, nel rispetto dei parametri prefissati, proporre 2 o 4 porte, motore anteriore o posteriore, Turbo o Comprex od aspirato, 2 o 4 Ruote motrici.

Per questo, improvvisamente, nel 1982 si combattono diverse “Guerre dei Mondi” che ci piace raccontare in un Mondiale che apre i suoi diversi “Stargate” tra passato e futuro.

Il Mondiale Rally 1982, sotto l’ombra delle Falkland

Quel 1982, chi c’era lo ricorda come un anno incredibile: i Mondiali in Spagna, ma anche un Mondiale F1 assurdo e unico; e poi l’ultima volta di un italiano Campione nella Classe 500 (la mamma della Moto GP) perché dopo Franco Uncini dovremo attendere ben 19 anni prima di VR46.

Nel Mondiale Rally, il calendario vede il taglio del Rally di Argentina per la guerra nelle Falkland, e dunque nelle 12 Gare residue si preannuncia un elenco di almeno 6 Rallyes nettamente favorevoli all’Audi (Montecarlo e Svezia sotto la neve, il 1000 Laghi in Finlandia misto “neve-sterrato”, oltre a Sanremo,Rac Rally ed Acropolis Rally decisamente disegnati per un “panzer” 4wd come la Quattro); rimangono altri 6 Rally, dei quali solo due apertamente ostili alle misure “oversize” della Coupè tedesca (Rally della Corsica e Rally del Portogallo) ed almeno tre – Safari, Costa d’Avorio e Brasile – “atipici” perchè tradizionalmente favorevoli alle Case giapponesi. Tuttavia, per parlare della concorrenza alla Audi Quattro, potremmo cominciare con il dire che in effetti, all’esordio di quel 1982, il problema è che la “concorrenza” apparentemente non esiste!

Guerra dei Mondi 1: il Gr.B contro il vecchio “Gr.4”

Il Regolamento transitorio, infatti, per il 1982 ammetteva la temporanea coesistenza delle vecchie Gr.4, purchè minimamente aggiornate, al fianco delle già idonee Gruppo B. In soldoni, vale a dire: contro la prima della classe, l’Audi Quattro nata nel 1981, si opposero per prime le Gruppo B Renault 5 e Datsun Silvia omologate nella metà dell’anno. Ed in attesa della concorrenza residua (Ford, Toyota, Mitsubishi, Subaru, Peugeot) tutta in arrivo dopo il 1983, a fare i conti con la belva tedesca erano modelli databili tra il 1974 (la Stratos), il 1977 (Fiat 131, Ford Escort, Porsche 911) ed il 1979/1980 (Opel Ascona, BMW M1, Ferrari 308 GTB)…..

Molti Costruttori erano in ritardo: pensate solo che Lancia, dominatrice nel 1983, in attesa della “037 Rallye” inizia il Mondiale 1982 con una mite “Beta HPE Volumex” di Gr. N per test in Gara, ed in Classifica finale Costruttori terminerà al 9° posto, con il suo miglior Pilota – Marku Alen – 21°…..

Il Mondiale, a quel punto, è materia da “Cappa e Spada” tra soli due squadroni pronti a menare le mani su tutte le sfide in programma: la Opel “Rothmans” che schiera lo stormo più folto (sette piloti tra i quali due Campioni del Mondo – Rohrl e Vatanen – più due “Enfant prodige” come Toivonen e Jimmy McRae….) contro le Audi di Mikkola, Blomqvist ma soprattutto della “primadonna” in tutti i sensi: Michelle Mouton, la prima a vincere un Rally Mondiale e la prima davvero in grado di diventare Campione. Certo, le premesse tecniche e le strategie sono molto semplici: la Opel Ascona “400 Gr.4/B” (255 Cv e 1050 Kg di peso) deve solo sperare nella sua proverbiale affidabilità e “gufare” per una certa fragilità dell’avversaria a Quattro Anelli : la simpatica berlina di Russelsheim in effetti poteva primeggiare in effetti solo per la presenza di Walter Rohrl al volante, colui che aveva già regalato ad Opel un Europeo nel 1972 ed un Rally Mondiale nel 1975 in Grecia…Ed in effetti, così sarà!

Guerra dei Mondi 2: il Cavaliere e la Walkiria

Lo squadrone Audi non soffre certo crisi di identità contro il Team Opel: Mikkola, già recordman mondiale di vittorie al 1000 Laghi, il Rally di casa, si affianca ad un altro campione come Blomqvist : sembrerebbero la coppia da battere. Peccato però aver sottovalutato una giovane ragazza pilota, Miss Michele Mouton. Ma alla lunga, nel Mondiale 1982, sarà lei, proveniente da 5 anni di Rally mondiali con una squadra privata, più due anni di Fiat France, a siglare il primo record di quella stagione: è lei ad aver collezionato più vittorie assolute, 3 contro le due di Rohrl, Mikkolòa e Blomqvist. Incredibile a dire, tuttavia, la Laurea di quella stagione il biondo Walter la declina al MonteCarlo: sotto la neve la vecchia e classica Opel vince sull’Audi e la cosa sembra incredibile. Walter si ripeterà, uno dei pochi piloti ed auto europei nella storia d’Africa, al Costa D’Avorio. Sembrava ad un passo, in quell’anno di “Stargate” la vittoria in un Mondiale per la prima donna della storia. Ma non sarà così, e forse per quella volta la Mouton non ha responsabilità, ma la colpa probabilmente fu nella fragilità del suo fido destriero, quella “Quattro” che come alcuni Campioni imbattibili, ha davvero troppi muscoli, per non rischiare anche troppi infortuni. Di fronte alla meccanica “pane e frittata” della Ascona 400 la Quattro Coupè soffre di una complicazione tecnologica difficile da gestire in gara.

Guerra dei Mondi 3: vince il più regolare, non il più veloce

Alla bella Michele non basteranno tre vittorie per ottenere tuttavia il Mondiale. Perchè a mancare, a causa di troppe rotture meccaniche e ritiri, saranno i piazzamenti totali in zona Podio. Su 10 Rally disputati nel 1982, la Mouton ottiene solo quattro volte il Podio, contro le otto volte di Rohrl in 11 Rally. Un record di affidabilità e costanza, con Opel che fortunatamente scommette bene sulla indistruttibilità della Ascona 400: complessivamente, sempre rimanendo in zona Podio, il team Rothmans garantisce ai suoi tre Piloti di punta (Rohrl, Vatanen, Toivonen) ben 12 piazzamenti tra 1° e 3° posto, contro gli 11 di Mikkola/Blomqvist/Mouton. E’ un piccolo vantaggio, certo, ma tanto basta a Walter per garantirsi il secondo mondiale con appena 12 punti di vantaggio sulla francese.. Chiaramente invece Audi conquista, anche qui per risicatissimi 12 punti sulla Opel, il Mondiale Costruttori grazie – incredibile a dirsi – ad un insperato ulteriore terzo posto ottenuto con un Outsider di lusso, Franz Wittman, in Portogallo.

Cosa rimane agli altri? Ben poco: se è pur vero che in questa ottica dobbiamo fare i complimenti a Per Eklund che a furia di terzi e quarti posti si piazza dietro ai primi quattro, tra i Costruttori dopo Audi ed Opel c’è un abisso: la Nissan è terza a oltre 50 punti dalla vetta.

Guerra dei Mondi 4: ai superstiti, le briciole. Ma che superstiti!!

Come sempre, i Rally più assurdi rimangono Rally di Corsica ed i Rallyraid africani dove sembra sempre che il tempo si fermi. Solo in quei Rally capita di vedere in vetta vetture mai pervenute nel resto d’Europa: le Toyota e le Datsun si mostrano sempre bene in Africa, anche se nel 1982 il Costa D’Avorio lo vince Rohrl, ma il trittico più romantico è in Corsica: nessuna Opel od Audi sul Podio, che è appannaggio di Renault 5 Turbo, Ferrari 308 GTB, Porsche 911. La vittoria del sentimento sulla ragione pura, non trovate? Beh, pensate solo che l’anno successivo solo due volte su 12 i vincitori saranno diversi dal blocco Audi/Lancia. Ed una volta sarà ancora un Safari Rally, l’ultima vittoria della fidata Opel Ascona 400.

Un Mondiale romantico

Il 25 Novembre del 1982 si chiude dunque in Inghilterra, al Rally RAC, una Stagione incredibile, che ci lascia un ricordo dolce e romantico di tempi andati. Vittorie e titoli “giusti” ed alcuni record: l’ultimo anno in cui a vincere un Mondiale è un’auto non turbocompressa né Comprex (mentre nel 1983 la Lancia Rally sarà l’ultima di sempre non 4WD a vincere); la prima volta che un Pilota vince due Titoli, la prima volta di sempre per Audi nel Mondiale Costruttori, e l’unico Mondiale a vedere una donna così in cima al tetto del mondo. E se permettete, uno degli ultimi Mondiali, prima della fine del Gruppo B, a farci parlare solo di sport e non di pericolo e di drammi. Scusate se è poco….

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