La nuova Pagani Utopia è l’erede della Huayra e il nome le si addice perfettamente perché questa hypercar da 852 CV è disponibile con un cambio manuale a sette rapporti.
Lo stile, che l’azienda dichiara di aver impiegato sei anni per perfezionarlo, la rende immediatamente riconoscibile come una Pagani, con caratteristiche come gli scarichi centrali a razzo, i parafanghi posteriori rialzati e il design del ponte posteriore a coda che rendono la transizione dalla Huyara che sostituisce. Ma l’aspetto complessivo è più sobrio e presenta nuovi accorgimenti di design come lo spoiler a ponte che collega i due parafanghi posteriori, oltre ai gruppi ottici posteriori che sembrano sospesi a mezz’aria e che si ispirano alle turbine dei jet.
La storia è simile anche all’interno, dove ci sono molti spunti di design familiari, come i due indicatori circolari della strumentazione e le quattro bocchette di ventilazione sulla parte superiore del cruscotto, ma abbastanza differenze da far pensare al proprietario della Huyara che valesse la pena fare l’upgrade. In un passo apparentemente indietro, Pagani ha abbandonato il grande touchscreen centrale della vecchia auto, il cui compito è ora svolto da un display digitale più grande tra il tachimetro e il contagiri.
Ma il punto di forza dell’auto che prima conoscevamo solo come C10 è la leva del cambio manuale cromata che si trova orgogliosamente sul tunnel centrale. Sebbene la Zonda originale fosse dotata di un cambio manuale a sei rapporti, la Huyara ha seguito la tendenza del paddle-shift ed è passata a un cambio sequenziale a sette rapporti. Per la Utopia, tuttavia, Pagani sembra voler offrire il meglio di entrambi i mondi, dando agli acquirenti la possibilità di scegliere tra il cambio manuale o quello automatico a frizione singola.
La trasmissione a doppia frizione è stata esclusa per motivi di peso e il risultato ha dato i suoi frutti: la Utopia pesa solo 1.280 kg, rendendola più leggera di quasi 70 kg rispetto alla Huyara.
DATI TECNICI E MOTORE
Queste trasmissioni sono collegate a un V12 biturbo da 6,0 litri di Mercedes-AMG che integra la sua potenza di quasi 900 CV con una coppia di 1.100 Nm a partire da 2.800-5.900 giri/min. Pagani afferma che le modifiche apportate al gruppo valvole consentono di raggiungere i 6.700 giri/minuto e, pur non avendo rivelato alcun dato sulle prestazioni, sostiene che la Utopia è conforme a tutte le normative globali sulle emissioni, comprese quelle della California, il che dovrebbe significare che le vendite in Nord America sono di nuovo possibili (la NHTSA ha recentemente deciso che la Huyara non può più essere importata negli Stati Uniti per motivi di sicurezza).
Le immagini dei componenti delle sospensioni sono così straordinarie che è quasi un peccato che siano nascoste dalla carrozzeria. Collegate a ciascun sottotelaio, le sospensioni sono a doppio braccio in alluminio forgiato, con molle pushrod e ammortizzatori che Pagani descrive come “semi-attivi”, in grado di resistere agli attacchi sui cordoli durante la guida in pista e di offrire comunque una guida decente sulle strade pubbliche nell’uso normale grazie alle varie modalità disponibili.
A unire questi componenti delle sospensioni alla strada c’è un set di cerchi in alluminio forgiato APP Tech da 21 pollici all’anteriore e da 22 pollici al posteriore, ciascuno dei quali è rivestito di gomma Pirelli P Zero Corsa. O, dice Pagani, Pirelli SottoZero winter boots, se preferite. Potrebbe sembrare assurdo pensare di guidare un’auto così potente e così costosa (2,17 milioni di euro più tasse) sul ghiaccio e sulla neve, ma con un cambio manuale con cui giocare vorremmo guidare la Pagani Utopia ogni singolo giorno dell’anno.