La Renault Scénic ha rivoluzionato il mercato automobilistico nel 1996. La monovolume compatta offriva più spazio all’interno di un’utilitaria. A distanza di 26 anni, la casa automobilistica francese vuole ripetere l’esperienza con la concept Scénic Vision, questa volta con un nuovo propulsore alla base di quel design spigoloso.
Questa vettura è un ibrido, ma non nel senso tradizionale del termine. C’è ancora un solo “motore”: un motore elettrico da 160 kW (218 CV), alimentato da una batteria agli ioni di litio da 40 kWh, relativamente piccola. A quest’ultima, tuttavia, si aggiunge una cella a combustibile da 16 kW, che la rende una sorta di estensore dell’autonomia: con la batteria carica e il serbatoio dell’idrogeno pieno, la Scenic Vision ha un’autonomia totale dichiarata di 800 km.
IDROGENO ED ELETTRICO
La motivazione di Renault è che l’aggiunta di una cella a combustibile consente alla batteria dell’auto di pesare la metà di quella di un veicolo elettrico convenzionale a parità di autonomia. Ciò contribuisce a ridurre ulteriormente le emissioni di anidride carbonica, non solo rendendo l’auto più efficiente – quindi utilizzando meno elettricità per spostarla – ma anche riducendo le risorse e l’energia necessarie per produrre la batteria.
L’altro vantaggio, più ovvio, è che un serbatoio di idrogeno richiede circa lo stesso tempo per essere riempito di un serbatoio di carburante convenzionale, quindi gli utenti non dovranno aspettare per ricaricare l’auto per un lungo viaggio. Renault afferma che la rete di stazioni di rifornimento di idrogeno dovrebbe essere sufficientemente ampia per supportare questa vettura, almeno in Francia, dopo il 2030.