Dopo anni di voci, Mazda ha confermato che il suo famoso motore rotativo tornerà, anche se non come motore autonomo, ma come parte del sistema ibrido plug-in della MX-30 più tardi quest’anno. Il motore non invierà direttamente la potenza alle ruote, ma sarà invece utilizzato come range extender.
Le voci sul ritorno del motore sul mercato sono state vorticose fin da quando la Mazda MX-30 completamente elettrica ha debuttato al Tokyo Auto Show 2019, con Mazda che ha proma confermato e poi messo in standbyil progetto. Secondo Automotive News, il piano originale era che il motore andasse in vendita nella prima metà dell’anno fiscale 2019, ma il marchio ha invece deciso di introdurre un ibrido plug-in.
La Mazda MX-30 è attualmente disponibile come veicolo completamente elettrico negli Stati Uniti, Canada, Europa, Giappone e Australia. Una versione ibrida plug-in con un range extender rotativo renderà il veicolo più utilizzabile, dato che attualmente ha solo una gamma di circa 200km secondo lo standard Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure.
LA MX-30 DIVENTA IBRIDA
Un range extender è diverso da un normale ibrido plug-in perché il motore non invia mai potenza a nessuna delle ruote. Invece, il motore ricarica esclusivamente le batterie che alimentano i motori elettrici. I veicoli con range extender hanno in genere batterie più grandi e costose, ma i motori funzionano meno spesso dei veicoli ibridi plug-in.
Mazda dice che il motore rotativo è perfettamente adatto per i propulsori elettrificati a causa delle sue piccole dimensioni. Il motore è davvero lì solo come un backup per quando la batteria è esaurita, il che significa che viaggi completi potrebbero essere fatti senza mai accendere.
La mossa è uno dei primi passi che il marchio ha fatto verso il suo obiettivo di rendere tutti i suoi veicoli elettrici entro il 2030.
Il motore rotativo di Mazda ha lasciato il mercato nel 2012 a causa dell’uscita dai listini della RX-8, ma è tornato in forma di concetto come range extender nel 2013.