Hyundai Tucson Excellence full hybrid 230 CV: Prova su Strada

Eccola guardatela è la Hyundai Tucson. Sembra dire questo il linguaggio di design scelto per questa nuova generazione del SUV coreano. Un look senza compromessi per un’auto che rimane impressa nella memoria sin dal primo sguardo.

Il frontale della Hyundai Tucson è dominato dall’ampia griglia a sviluppo orizzontale che integra i caratteristici fari full LED (assenti anche optional i LED matrix) a forma di diamante che, se spenti, si trasformano in una sorta di diamanti che riflettono la luce solare. La fiancata si caratterizza per i passaruota svasati e la linea del tetto che scende progressivamente verso il retro. Le dimensioni non sono propriamente ridotte co la Hyundai Tucson che misura 1.87 m di larghezza, 4.50 m in lunghezza e 1.65 m in altezza.

Dietro si notano i fanali “ad artiglio” uniti da un elemento LED orizzontale che schiaccia visivamente a terra l’auto e si abbina al caratteristico tergi a scomparsa nello spoiler. A conferire sportività l’ampio estrattore posteriore e il doppio terminale di scarico a vista.

HYUNDAI TUCSON SU STRADA

Il motore di questa prova è il full hybrid a trazione anteriore con 230 CV di potenza e 265 Nm di coppia. La vettura monta un 1.6 benzina T-GDI turbo da 180 CV abbinato ad un motore elettrico da 44,2 kW. Il sistema si avvale di una batteria da 1.49 kWh che, pur non permettendo che pochi chilometri in solo elettrico, permette di tagliare consumi e emissioni. Su strada la Hyundai Tucson Full hybrid si rivela comoda e maneggevole da guidare nonostante il generoso peso di circa 1700 kg.

Plauso al cambio automatico a 6 rapporti con palette al volante che permette di avere tutta la potenza è la coppia del motore quanto più serve. Interessante la media consumi registrata nel circuito misto quando sono riuscito a lambire i 6,7 l/100km. Va detto che il sistema ibrido di questa Tucson tende a dare il meglio di sé in urbano e in tutte quelle situazioni in cui è possibile sfruttare la frenata rigenerativa per ricaricare la batteria montata sotto al divanetto posteriore.

GLI INTERNI

Hyundai Tucson propone grandi novità all’interno del suo abitacolo. La plancia si mostra raffinata nei materiali e curata nelle linee che trasmettono un senso di continuità visiva. Il quadro strumenti è completamente digitalene vanta uno schermo da 10,25″ e si abbina ad un sistema di infotainment centrale anch’esso con una diagonale di 10,25″. Quest’ultimo si trova posizionato sotto alle bocchette del clima ma questo non ne penalizza l’accessibilità garantita inoltre dall’ottima interfaccia BlueLink che, grazie al modulo dati di bordo, ci permette di avere informazioni in tempo reale su meteo e traffico.

Ricca la lista dei sistemi ADAS di sicurezza e assistenza alla guida. La Hyundai Tucson ci proietta nel mondo della guida autonoma di II livello grazie, tra gli altri, al cruise control adattivo, alla frenata automatica d’emergenza, al sensore dell’angolo cieeco e all’ottimo sistema di telecamere a 360°. La linea senza compromessi dell’auto tradisce infatti un sostanziale limite in fatto di visibilità posteriore complici le dimensioni massicce dei montanti e il lunotto contenuto.

Hyundai Tucson offre tanto spazio anche nella seconda fila di sedili dove si viaggia nel comfort complice il clima trizona e le apposite tendine parasole. Notevole la capienza del bagagliaio che raggiunge i 616 litri e non viene penalizzato dalla batteria del sistema ibrido che trova posto al di sotto del divanetto posteriore.

In chiusura i prezzi. Il listino della Hyundai Tucson Full Hybrid da 230 CV parte da 33.350 € ma si sale a circa 37.000 nel caso dellesemplare in prova senza considerare eventuali incentivi ancora disponibili all’acquisto di vetture ibride della sua classe di emissione.

Antonio Elia Migliozzi
Giornalista iscritto all'ordine scrivo di auto per passione. Nel 2014 ho creato Autoprove.it, uno spazio nuovo per un racconto disintermediato attento alle verità, anche scomode, del settore Automotive. Per carità non amo le notizie strillate, ma ho il desiderio di non nascondere nulla anche quando significa far arrabbiare qualche ufficio stampa.
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