Quando si parla del futuro del WEC e della 24 ore di Le Mans, si pensa all’inizio di una nuova era con i prototipi LMH e all’arrivo della LMDh nel 2023. Dal 2024 ci sarà anche il passaggio alle celle a combustibile ad idrogeno.
Tuttavia, Lotus ha deciso di fare un passo avanti e ha mostrato in rendering che aspetto potrebbe avere il futuro dell’endurance. Così è nata la Lotus E-R9, un prototipo elettrico che prefigura come Lotus potrebbe correre la 24 ore di Le Mans nel 2030.
Il nome scelto per questa Lotus E-R9 non è casuale. Le lettere E e R si riferiscono a ‘Endurance Racer’, mentre il 9 è un cenno alla Lotus Mark IX che il produttore ha usato nella tragica edizione della 24 Ore di Le Mans nel 1955. La Lotus E-R9 nasce dal lavoro del team tecnico di Geely Group Motorsport che ha creato la Lynk & Co 03 TCR che compete nel WTCR.
La Lotus E-R9 incorpora tecnologie che il marchio spera di sviluppare nel breve e medio termine. Da parte sua, l’azienda ha lavorato meticolosamente sull’aerodinamica di questo prototipo con superfici attive che sono gestite dall’abitacolo, offrendo così resistenza minima in linee rette e alta deportanza in curva. Oltre la sua aerodinamica e i pannelli ‘Morphing’ che permettono al corpo di ‘adattarsi’, Lotus immagina per questa E-R9 una powertrain elettrica con trazione indipendente su ogni ruota. Si trata di una tecnologia che si basa su quella già presente a bordo della supercar Lotus Evija.