Le nuove Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm sono uscite lo scorso marzo. Con potenza da vendere e peso risparmiato Alfa ha riacceso la passione dei tanti fan in giro per il mondo. Ma per chi non era vivo negli anni ’60, il nome potrebbe rappresentare un mistero.
Un nuovo video di ISSIMI, ripercorre la storia del marchio e spiega perché le allusioni al passato le rendono auto chiamate ad entrare nel mito.
La storia inizia nel dopoguerra, quando tutta l’Europa (ma soprattutto l’Italia e la Germania) erano alle prese con la carenza di carburante. Come la maggior parte delle aziende che producevano grandi auto di lusso in piccole quantità, l’Alfa doveva produrre qualcosa che la gente potesse permettersi.
Alfa Romeo si mise al lavoro per realizzare un’auto piccola che fosse ancora all’altezza della sua storia di ingegneria e brillantezza negli sport motoristici. Così è nata la Giulietta. Anche se le prime auto erano certamente più piccole, i motori erano all’avanguardia della tecnologia, usando leghe leggere, due camme e camere di combustione emisferiche.
Negli anni ’60, arrivò il momento della Giulia GT. Nel ’63 l’Alfa Romeo decise che era tempo di rientrare nel gioco e comprò Autodelta.
I risultati sarebbero stati notevoli. Autodelta costruì la Giulia GTA. La A sta per “alleggerito”, cioè alleggerito, e ragazzi, lo era. L’Alfa riuscì a tagliare 226 kg da un’auto di 1.040 kg utilizzando leghe speciali e finestrini in plastica.
LA STORIA CONTINUA
Il risultato fu un’auto da turismo che poteva sfidare la Lotus Cortina, un’auto che fu pesantemente modificata e guidata da alcuni dei migliori piloti di tutti i tempi, tra cui Jim Clark.
Quindi, come fa la Giulia moderna ad essere all’altezza di quegli standard? Beh, anch’essa utilizza i materiali leggeri come la fibra di carbonio. Alfa ha anche assottigliato il parabrezza e, nel caso della GTAm, ha eliminato i sedili posteriori per un risparmio di ben 90 kg.
Alfa Romeo ha anche chiesto aiuto a Sauber, per rendere la GTA e la GTAm più veloci e il risultato sono 35 CV in più rispetto alla Quadrifoglio.