Nell’annunciare l’impegno di Alpine in Formula 1 dal 2021, Luca de Meo ha rassicurato sul futuro del marchio. Si tratta ora di sviluppare una gamma in grado, a medio termine, di competere con Porsche. Ciò comporterà inevitabilmente l’introduzione di un SUV 100% elettrico.
Da alcuni mesi, il futuro del costruttore normanno è in dubbio, vista la crisi che il gruppo Renault sta attraversando e la necessità di un doloroso piano di riduzione dei costi. Ma il desiderio di muoversi verso l’alto, instillato dal nuovo CEO, rafforza la posizione di Alpine all’interno della costellazione del gruppo Renault.
UNA NUOVA PIATTAFORMA
Alpine dovrebbe attingere alla recente gamma Renault/Nissan combinando l’architettura dei SUV e la propulsione elettrica. Così come Porsche 20 anni fa non aveva altra scelta se non quella di garantire la propria redditività attraverso il lancio del Cayenne, la salvezza della Alpine A110 passa per attraverso l’introduzione di un SUV nella sua gamma. Tra 400 e 500 CV
Porsche è in prima linea per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e la Macan abbandonerà definitivamente i motori termici. Alpine dovrebbe quindi affidarsi alla piattaforma CMF-EV, che sarà presto introdotta dalla Nissan Ariya, e successivamente da un modello Renault dedicato. Il marchio giapponese ha già una specifica tecnica tutto rispetto, con una variante al top della gamma che raggiunge i 290 kW. Ciò equivale a circa 365 CV, ai quali Alpine aggiungerà una manciata di cavalli in più portandosi tra i 400 e i 500 CV.
Anche il futuro SUV elettrico Alpine avrà la trazione integrale, mentre la sua batteria dovrebbe offrire una capacità di almeno 90 kWh. Pertanto, l’autonomia stimata è di circa 400 km, secondo lo standard di omologazione WLTP.
L’arrivo di questo SUV elettrico Alpine potrebbe avvenire nel 2022 o anche l’anno successivo.