Crisi Aston Martin, il Coronavirus aggrava i conti

Le azioni dell’Aston Martin sono crollate a un minimo storico dopo che la casa automobilistica di lusso britannica ha dichiarato che le perdite sono aumentate lo scorso anno.

La società, famosa per essere stata l’auto scelta dall’agente James Bond, ha registrato una perdita al lordo di 104 milioni di sterline l’anno scorso rispetto a 68 milioni di sterline nel 2018 a seguito di un calo del 9% delle vendite presso i concessionari.

Aston Martin è in piena ristrutturazione dopo aver annunciato il mese scorso che un consorzio guidato dal miliardario canadese Lawrence Stroll sarebbe interessato ad acquistare fino al 20% della società e gli azionisti esistenti investirebbero più denaro.

Le sue azioni Aston Martin, che sono state quotate nell’ottobre 2018, hanno sempre seguito una traiettoria al ribasso. Come se non bastasse il direttore finanziario Mark Wilson si dimetterà dal suo ruolo entro il 30 aprile, ma non è stato licenziato.

La Cina, il mercato in più rapida crescita per Aston Martin, l’anno scorso ha messo a segno una crescita del 28%, ma la società, come il resto del settore, ha registrato un calo della domanda a causa dell’epidemia di coronavirus.

Il virus ha infettato più di 80.000 persone ne ha uccise circa 2.800, la maggioranza in Cina. Aston ha visto l’interruzione dell’arrivo di alcune parti, ma ha affermato di non aver dovuto bloccare la produzione nelle sue fabbriche, con componenti garantiti almeno fino alla fine di marzo perché non ha fornitori diretti in Cina.

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