Il Governo Conte si appresta a presentare al Parlamento la bozza della legge finanziaria. Arriva lo spettro di una nuova tassa sulle auto aziendale che colpirà 2 milioni di lavoratori destinatari di una vettura in uso promiscuo. Gianfranco Martorelli, Presidente di Top Thousand, l’Osservatorio sulla mobilità aziendale composto da Fleet e Mobility Manager di grandi aziende nazionali e multinazionali attive in Italia, commenta la misura.
“Esprimo una fortissima preoccupazione per una misura che rischia di penalizzare fortemente un settore come quello dell’Automotive, che invece avrebbe bisogno di un valido sostegno. Tale norma non tiene conto delle violente ripercussioni per le aziende italiane, dato che la vettura aziendale è oggi il principale strumento di incentivazione manageriale.
Inoltre, la vettura aziendale ad uso promiscuo per molte figure professionali, viene utilizzata principalmente per l’attività lavorativa e solo in parte per il privato, non giustificando così una tassazione al 100% del fringe benefit. Nella situazione economica attuale le aziende non potranno farsi carico di ulteriori costi per limitare l’impatto economico sui propri dipendenti.
Si rischia un effetto domino causato dall’eccessiva tassazione che determinerà la restituzione delle vettura aziendale, con una richiesta di una compensazione economica che potrà avere conseguenze anche per l’economia nazionale.
Conclude Martorelli: “Già oggi abbiamo raccolto decine di richieste di restituzione della vettura aziendale da parte dei dipendenti nel caso in cui la norma andasse in porto.”