Francia scoppia la rivolta contro il caro benzina di Macron

Alta tensione in Francia per le manifestazioni dei “gilet gialli”, la protesta spontanea nata in Francia contro il caro-carburante. Il bilancio è di una manifestante morta investita in Savoia e 106 feriti, dei quali 5 gravi, negli scontri in vari punti del Paese.

A Parigi i manifestanti, arrivati a un centinaio di metri dall’Eliseo, sono stati respinti dalla polizia in assetto antisommossa anche con i gas lacrimogeni. I manifestanti sono stati respinti verso place de la Concorde dove si temono incidenti per la presenza di black bloc.

In tutto il Paese i fermati sono 52 e per 32 di loro il fermo è stato confermato e restano per questa sera in stato di detenzione. I blocchi stradali – meglio definiti come “punti di tensione” – sono stati oltre 2.000.

Altro punto caldo nei pressi del traforo del Monte Bianco, tra la Francia e l’Italia: per sgomberare alcune decine di “gilet gialli” che bloccavano completamente l’accesso sono stati lanciati gas lacrimogeni. E’ stato disposto il temporaneo blocco del transito dei mezzi pesanti nel tunnel tra l’Italia e la Francia.

In Savoia una manifestante è rimasta uccisa, a Pont-de-Beauvoisin, dall’automobile di una donna che si è trovata nei disordini ed è stata presa dal panico. La donna stava accompagnando la figlia piccola dal medico quando i manifestanti hanno cominciato a dare colpi alla sua auto. Impaurita, la conducente ha accelerato ed ha investito una manifestante, rimasta uccisa. Sotto shock, la donna è stata posta in stato di fermo.

(Fonte Ansa)

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