Che il marchio Ford affondi saldamente le proprie radici negli USA è cosa nota. Altrettanto risaputo è il fatto che, al pari di tutte le multinazionali, è chiamata a contenere i costi per massimizzare i profitti. In Ford stimano che i volumi di vendita annuali della Active Wagon negli USA dovrebbero attestarsi sulle 50.000 unità. Cifre contentute se pensiamo che ogni anno Ford riesce a piazzare oltre 2,5 milioni vetture in america. Simili alcoli spiangono Ford a non voler cambiare i suoi piani industriali. Focus Active Wagon sarà ancora prodotta nello stabilimento tedesco di Saarlouis, per quanto riguarda il mercato europeo, e nella fabbrica Cinese per quanto riguard gli esemplare venduti nel resto del mondo.
Già dal giorno della sua elezione, le politiche protezionistiche di Trump hanno fatto tremare i colossi delle quattroruote. Timori che sono concretizzati di recente quando Trump, complici le elezioni politihe di mid-term, ha deciso di imporre dazi del 25% alle auto prodotte in Ue ed esportate alla volta degli USA. Dopo i dazi sull’alluminio europeo la stangata sulle auto rischia di avere pesanti ripercussioni. Molte aziende stanno già correndo ai ripari. Mercedes-Benz e Bmw, ad esempio, puntano sui loro stabilimenti americani per la produzione di modelli di punta. Difficile immaginare come si concluderà questa guerra commerciale il rischio, neanche troppo celato, è che a rimetterci siano consumatori e lavoratori del settore.