Tesla vuole ridurre il traffico in città: ecco come

Che la mobilità urbana sia arrivata, almeno in molte città, al punto di non ritorno lo si capisce facilmente. Ecco allora che Elon Musk già padre di Tesla e della compagnia aerospaziale Space X, lancia la sua proposta firmata Boring Company. Una arteria stradale sotterranea capace di spostare pod che trasportano singole vetture o capsule da 8 a 16 passeggeri. Collegata alla superficie tramite un ascensore la viabilità sotterranea sarà controllata da un software a guida autonoma; niente file ed ingorghi e velocità fino a 240km/h.

Il comune di Hawthorme in California ha da poco autorizzato la Boring Company di proprietà di Elon Musk, già fondatore di Tesla, a passare alla fase due del suo piano per la mobilità sotterranea. Il progetto prevede la creazione di un ascensore capace di mettere in comunicazione un garage privato con la sezione sperimentale del tunnel Hyperloop. Il sito permetterà di sperimentare il sistema di elevazione che fungerà da “porta di accesso” per il tunnel. Dal progetto si vede l’auto salire su di una piattaforma che la poi la trasporta nel sottosuolo. Lo scopo è anche quello di dimostrare come la realizzazione degli “ascensori” non comprometta la statica degli edifici vicini e possa avvenire in piena sicurezza.

L’ambizioso progetto di Musk si chiama Hyperloop. L’idea è quella di realizzare una serie tunnel sotterranei connessi tra loro e con la superficie. Sembra accantonato il veicolo Tesla a metà strada tra elicottero ed aereo ed ora si punta sulla mobilità sotterranea per decongestionare il traffico urbano. Come dichiara la stessa Boring Company: “A differenza delle macchine volanti, le gallerie sono resistenti alle intemperie, non si vedono e non cadono sulla tua testa” . L’arteria sotterranea è pernata per ospitare pod che trasportano singole vetture o capsule per gruppi di persone. L’intero sistema sfrutterà i vantaggi della guida automona e dell’elettrico e permetterà ai pod di raggingere la velocità massima di 240km/h. I problemi che l’ambizioso progetto deve affrontare sono davvero molti. In testa ci sono i costi e tempi di costruzione. La fase di sperimentazione mira proprio a verificare quali strategie possano essere usate per concretizzare il progetto

Mentre Elon Musk punta sui tunnel sotterranei i colossi dell’auto non rimangono certo alla finestra. La mobilità del futuro scommette su elettrico e connettività. Si guarda però anche ai cieli. Emblematica la partership tra Audi ed Airbus ma anche lo sviluppo del Volocopter da parte di Daimler. Si tratta di tecnologie futuristiche che necessitano ancora di sviluppi importanti. Se la mobilità elettrica a quattro ruote trova nella autonomia delle batterie un serio ostacolo figurarsi un drone capace di trasportare passeggeri. E’ importante però specificare che tutte queste tecnologie vedono un apporto marginale del conducente. Droni e auto saranno, quindi, a guida autonoma con l’obiettivo di azzerare incidenti dovuti al “fattore umano”. Allora solo quando le tecnologie potranno fare a meno di noi questo futuro potrà concretizzarsi.

Antonio Elia Migliozzi
Giornalista iscritto all'ordine scrivo di auto per passione. Nel 2014 ho creato Autoprove.it, uno spazio nuovo per un racconto disintermediato attento alle verità, anche scomode, del settore Automotive. Per carità non amo le notizie strillate, ma ho il desiderio di non nascondere nulla anche quando significa far arrabbiare qualche ufficio stampa.
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