PROVA SU STRADA Seat Leon ST Cupra 2.0 TSI 300CV; quiete e tempesta

Parlare di station wagon induce a pensare alle solite noiose auto da buon padre di famiglia. Ecco dimenticatevi tutto questo. La mia prova è pronta ad archiviare per sempre tutte le immagini negative associate ad una wagon. Seat Leon ST Cupra è la familiare giusta per chi non ha intenzione di trovare un compromesso tra spazio e prestazioni. Frontale dominato da un’ampia calandra che integra i proiettori full led. Fiancata muscolare con cerchi da 19″, pinze freno rosse e specchietti esterni con finitura nera a contrasto. Retrotreno senza eccessi ma non manca il doppio terminale di scarico e relativo estrattore.
Il cuore di questa Leon è un 2.0 Tsi da 300Cv. Motore elastico ed altamente prestazionale strappa più di qualche sorriso sui tornanti di montagna. Il cambio automatico 6 rapporti Dsg è semplicemente perfetto. Grazie alle palette al volante (che potrebbero essere più grandi n.d.r.) consente di mitragliare le marce scaricando tutta la potenza a terra. Lo 0-100km/h è coperto in 5,7 secondi con progressione da lasciare senza fiato. L’elettronica tiene a bada la trazione ma è possibile disinserila per godersi qualche traverso. Insomma i numeri giusti ci sono tutti. Grazie al Seat driving profile possiamo selezionare il nostro stile di guida. Sono 3 le modalità preimpostate: comfort, sport e Cupra. Inutile dire che in modalità Cupra l’auto si scatena. Le sospensioni si irrigidiscono, lo sterzo si fa più diretto ed i giri motore schizzano al massimo. La Leon ST è quindi quiete e tempesta insieme. Volendo si può optare per la versione 4Drive a trazione integrale per non rinunciare alle prestazioni neanche sulla neve invernale. In termini di consumi difficile fare meglio di 6,5l/100km il che è anche ragionevole se pensiamo al tipo di motore di cui stiamo parlando.

Non mancano gli assistenti alla guida; front assist ( individua gli ostacoli e frena automaticamente), lane assist (evita l’abbandono involontario di carreggiata), abbaglianti automatici (ottimale visibilità anche di notte). Assolutamente necessaria la retrocamera che si rivela fondamentale nelle manovre di parcheggio. Nitida e precisa grazie alle linee di manovra aiuta ad avere un’idea chiara circa l’ingombro della vettura.

All’interno troviamo una plancia essenziale e ben assemblata. Al centro il navigatore con schermo da 8″ ed integrazione Apple car play ed Android auto. Optional che consiglio è il tachimetro digitale che permette di aumentare l’attenzione alla strada offrendo tutte le informazioni davanti al conducente. Il sistema di infotainment è stato implementato rispetto alla precedente generazione. Per cominciare è stato ridotto il numero dei tasti fisici ed il mirroring delle app è diventato più immediato ed intuitivo. A bordo il comfort è quello tipico di una wagon. Caricatore wireless per il cellulare, clima bizona, sedili comodi. Volendo si possono scegliere i sedili integrali più avvolgenti ma di contro rigidi. Tanto lo spazio anche per chi viaggia dietro; gambe e testa non hanno nulla da temere. Presente anche bracciolo centrale e bocchette del clima. Il bagagliaio ha una capienza di 587 litri che diventano 1470 abbattendo i sedili posteriori. Operazione facilitata dalle leve presenti nel vano bagagli.

Arrivati a questo punto tocca parlare di listino. Per portarsi a casa questa Leon Cupra ST il prezzo parte da 37.500 euro. Alla dotazione di serie che è comunque molto ricca (da oggi include anche display digitale in funzione di tachimetro) sono stati aggiunti accessori come il tetto panoramico o i listelli cromati sulla fiancata e sul tetto che hanno portato il prezzo finale poco oltre i 40.000 euro. Prezzo ragionevole se consideriamo motore, finiture e tecnologie di bordo.

Insomma se amate la velocità e le prestazioni Leon Cupra fa al caso vostro e sulla ST non c’è da rinunciare allo spazio per tutta la famiglia; poi volete mettere il divertimento nel sorprendere tutti con una wagon così?

Antonio Elia Migliozzi
Giornalista iscritto all'ordine scrivo di auto per passione. Nel 2014 ho creato Autoprove.it, uno spazio nuovo per un racconto disintermediato attento alle verità, anche scomode, del settore Automotive. Per carità non amo le notizie strillate, ma ho il desiderio di non nascondere nulla anche quando significa far arrabbiare qualche ufficio stampa.
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