L’ultima Lancia, e purtroppo per il momento unica, sul mercato ha un nome “bello pesante”. Un peso notevole in termini di vendite perché, stando ai dati delle immatricolazioni 2016, la Ypsilon è la seconda auto più venduta in Italia con 65.655 esemplari dopo l’ineguagliabile Fiat Panda che si era fermata a 147.291 veicoli. Numeri questi che parlano di un innegabile successo di mercato che parte da una ricetta semplice; produrre un’auto collaudata e personalizzabile che faccia fronte alle esigenze della vita in città. Lunga 3 metri ed 84 centimetri, alta 1,55 metri e larga 1,68 metri ha le dimensioni giuste per inserirsi con successo nel suo segmento di riferimento.
La Lancia Ypsilon Unyca si rivolge principalmente al pubblico femminile e sceglie di farlo con questa specifica colorazione “blu velvet” che conferiche ulteriore freschezza alle linee morbide del design. Che si tratti di una edizione speciale lo si coglie osservandola qui e lì. Nel frontale spiccano la calandra ed il paraurti con finiture grigio opaco che troviamo, peraltro, anche negli specchietti esterni e nelle maniglie delle portiere. Queste ultime presentano in prossimità dei finestrini un particolare motivo geometrico replicato anche sui sedili anteriori e posteriori dell’auto.
La vettura in prova è spinta dal motore benzina 1.2 da 69 cv. Inutile dire che non possiamo aspettarci prestazioni velocistiche di rilievo. La Y non è particolarmente scattante e risulta difficile farle acquistare velocità a meno che non si porti il motore sopra i 3.000 giri. Nel complesso la guidabilità è buona; comoda la posizione rialzata della leva del cambio, frizione ed accelleratore sono ben modulabili e la frenata è progressiva con uno spazio di arresto ridotto complice il peso non eccessivo. Con una guida non particolarmente parca è facile raggiungere un consumo di circa 6,5 l/100km il che fa della Ypsilon una valida alleata anche su percorsi medio-lunghi. Il motore, grazie alla alimentazione a benzina, non è molto rumoroso il che rende la marcia silenziosa. Peccato per le sospensioni che, nonostante i cerchi in ferro, in molte circostanze non hanno assorbito al meglio le buche presenti sul manto stradale.
A bordo si viaggia comodi. La vettura della nosta prova è omologata per quattro passeggeri ma va detto che è possibile optare per la cinque posti. Certamente un punto debole in tema di abitabilità interna è rappresentato dal tetto molto spiovente nel posteriore. Se la forma affusolata della Ypsilon è sicuramente gradevole da osservare va chiarito che passeggeri di statura alta possono trovare difficoltoso viaggiare sui sedili posteriori. Le finiture interne sono ben fatte ed è particolamente bella al tatto la superficie gommata che riveste parte della plancia dei pannelli porta. Peccato che non si possa dire lo stesso della plastica del cupolino che avolge il tachimetro troppo rigida e poco rifinita.
Sul fronte della tecnologia in casa Lancia hanno saputo fronteggiare le rivali grazie al collaudato sistema di infotainment U-Connect. Schermo da 5 pollici con comandi al volante, bluetooth e aux-in per collegare il proprio smartphone all’auto. Esteticamente ben fatto, ma anche facile da gestire, il climatizzatore automatico dotato di un suo schermo dedicato.
La capacità di carico della Ypsilon è di 245 litri peccato per la soglia di accesso alta e per l’impossibilità di abbattere completamente i sedili posteriori per creare una superficie “piana” ( a sedili posteriori ribaltati lo spazio disponibile per i bagagli è di 940 litri).
Arriviamo al capitolo prezzi. Il listino della Lancia Ypsilon Unyca parte da 13.800 euro ( in promozione fino al 31/07/2017 a 10.400 euro) ma bisogna spendere qualcosa di più per la diesel (16.650 euro). Il mio consiglio è quello di far ricadere la vostra scelta sulla versione a gasolio. Questo suggerimento scaturisce da due valutazioni. In primo luogo il 1.3 diesel da 95cv è tutt’altro che dispendioso in termini di consumi e ciò consente di fare della Ypsilon un’auto utile sia in città che fuori. La seconda ragione è legata alla maggiore reattività del multijet rispetto al motore benzina 1.2; quest’ultimo, molto pacato, e mal si adatta ad una guida “briosa”.
La ricetta della Ypsilon Unyca convince nel complesso. L’idea di un’auto che, come un capo di abbigliamento, si adatta alle esigenze di chi la acquista è certamente valida e non può che essere incoraggiata. Gli accessori “giusti” ci sono tutti dal sistema UConnect alle luci posteriori led passando per i colori esclusivi blu velvet e bianco laser. Ecco allora spiegato perché il mercato non può fare a meno di questa Ypsilon concreta ma sempre e comunque chic.
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