La sfida etica dell’auto a guida autonoma

Ormai si discute da tempo sui sistemi autonomi, cioè sistemi capaci di funzionare senza il controllo dell’uomo. Questa è una questione molto interessante, non solo per tutti coloro che si occupano di informatica e tecnologia, ma anche per chi si occupa di etica. Infatti alcuni di questi compiti, sono dei compiti che se fossero svolti da esseri umani comporterebbero l’assunzione di certe responsabilità e quindi noi dobbiamo porci questo problema: se è giusto che le macchine lo facciano al posto degli esseri umani.

Quali sono i vincoli morali che dobbiamo porre su una certa macchina che fa qualcosa in modo autonomo? Oppure abbiamo una questione più generale e non enumerativa di vincoli cioè: possiamo o non possiamo dare ad una macchina la possibilità di svolgere da sola determinati compiti?

In etica è molto difficile rispondere, poiché si rischia di finire il discorso con delle massime che non sono nemmeno generali, ma generiche. Quello che vorrei fare qui è partire da massime più o meno generali per poi metterle alla prova nei singoli casi concreti. Visto qual è il nostro ambito mi concentrerò sulle automobili a guida autonoma e quindi i veicoli senza conducente.

La prima domanda è: quali sono i vincoli morali che dovremmo imporre ad un’auto a guida autonoma? Già qui vedremo che i problemi non sono molto semplici poiché l’etica in ambito normativo è fatta di tanti approcci e non sempre sono coerenti tra di loro. Quindi a seconda del modello etico che scegli incappi in certi vincoli non sempre compatibili l’un con l’altro. Un ingegnere o un informatico, quando progettano un’auto a guida autonoma cercano di migliorare, grazie alla tecnologia, la condizione umana e il benessere collettivo delle persone. L’ingegnere quindi utilizza questa “stella polare” per stabilire ciò che è moralmente giusto. Dal nostro ingegnere però vorremmo anche una certa imparzialità, poiché quando si progetta qualcosa lo si fa nell’interesse collettivo e non di qualcuno in particolare.

Queste premesse, nonostante siano condivise da tutti, trovano immediatamente degli ostacoli quando devono essere applicate concretamente al mondo della circolazione stradale e adesso vedremo come mai.

Come noi tutti sappiamo le automobili possono essere molto pericolose e gli incidenti mortali sono all’ordine del giorno. Il primo obiettivo allora, per una macchina a guida autonoma è quello di ridurre il numero di incidenti, mortali e non, che avvengono sulle nostre strade per colpa dell’uomo. dobbiamo quindi chiederci se le macchina a guida autonoma sono una risposta valida a questo problema. Ovviamente tutti coloro che vendono macchine a guida autonoma non possono che rispondere si a questa domanda. Sarebbe quindi riprovevole impedire il diffondere di un tale sistema. Anche i dati sembrano rispondere positivamente poiché abbiamo ben 130 milioni di miglia a veicolo senza alcun incidente, mentre quando guidano gli esseri umani le miglia percorse senza incidenti si abbassano drasticamente a 90 milioni.

continua…

Redazionehttp://AUTOPROVE.it
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