Se è vero che almeno una volta nella vita tutti abbiamo sognato di essere a volante di una Ferrari rossa fiammante vale la pena visitare la città di Maranello. Maranello, in Emilia, è il tempio del mito Ferrari. L’azienda rappresenta una parte strutturale del tessuto urbano. Percorrendo le strade del centro abitato si incontrano nell’ordine; la fabbrica Ferrari, il mastodontico complesso dedicato alla Scuderia di Formula Uno ed il non meno affascinante museo Ferrari. C’è un filo rosso che unisce questi luoghi ed è fisicamente visibile sui merciapiedi della città di Maranello e che guida i visitatori attraverso i luoghi simbolo del marchio che non ha voluto perdere il legame con la sua terra di origine.
Gli spazi espositivi sono ampi e ben organizzati. E’ possibile prenotare una guida o prendere con se un’audio guida che vi farà strada. All’interno del Museo, oltre al Ferrari Store ove è possibile acquistare il merchandising ufficiale Ferrari, è presente una ampia zona bar con spazi dedicati all’interno e nell’adiacente giardino esterno della struttura.
Fanno bella mostra di se veri e propri mostri come la FXX K; prodotta dal 2014 al 2015 in pochissimi esemplari è una poderosa ibrida che abbina ad un potente V12 benzina da 860CV un propulsore elettrico da 190CV.
Nelle sale successive troviamo le supercar Ferrari per antonomasia; F40, F50, Enzo, LaFerrari. Poste una accanto all’altra costruiscono un tragitto visivo che permettere di comprendere come il marchio abbia affrontato con coraggio un cambiamento stilistico e tecnico di assoluto rilievo.
Lascia a bocca aperta la bellissima quanto esclusiva F60 America prodotta in soli 10 esemplari. La roadster celebrativa del Cavallino richiama la storica Ferrari 275 GTS che nel 1967 correva con la scuderia North America Racing Team, caratterizzata dalla carrozzeria blu con le strisce bianche sul cofano, proprio come la F60 America. La livrea blu con la caratteristica banda bianca sul cofano della F60 riprende i colori dello storico team da corsa “Nart”: North America Racing Team, fondato dall’italiano Luigi Chinetti. È stato pilota, importatore di Rosse oltreoceano, unico concessionario Ferrari per gli Stati Uniti per un gran numero di anni. Da team manager, vinse la 24 Ore di Le Mans del 1965 con il futuro Campione del Mondo di Formula 1 Jochen Rindt; due anni dopo, la 330 P4 iscritta dalla Nart andò a completare il podio Ferrari più famoso della storia dell’endurance, quello di Daytona ’67.
Inutile parlare del costo che si aggira intorno ai 2,5 milioni di euro e che è solo la punta dell’iceberg di questo concentrato di design e prestazioni. Concepita per celebrare i 60 anni di Ferrari in America la F60 monta un V12 6.3 capace di erogare 740CV che blocca lo 0-100Km/h in 3,1 secondi.
Il biglietto intero costa 15 euro, 13 euro per gli studenti e gli over 65 mentre fino ai 19 anni l’ingresso è offerto a 5 euro. Tutte le ulteriori informazioni per organizzare al meglio la vostra visita le trovate sul sito internet del museo http://museomaranello.ferrari.com/ .
Inoltre da poco è stato aperto al pubblico il Museo Enzo Ferrari di Modena. Accanto all’officina restaurata in cui lavorava il padre di Enzo è possibile immergersi nell’adiacente, ed avveniristico, padiglione da 2500 metri quadrati che ospita, insieme a molte vetture, il racconto dei 90 anni di vita di Enzo Ferrari. Oltre a tariffe dedicate è possibile usufruire di una comoda navetta che dal museo di Maranello conduce a quello di Modena e ritorno.