PROVA Porsche Cayenne S Diesel: puro divertimento

Una scarica di adrenalina. Ecco come definire il primo impatto con la nuova Cayenne S Diesel. Un colosso da due tonnellate che si trasforma in una scheggia velocissima schiacciando l’accelleratore. Tutto ciò è reso possibile dal poderoso motore 4.2 capace di ben 385 cavalli di potenza e di uno scatto da zero a cento km/h in soli 5,3 secondi. La coppia raggiunge un picco di 850 Nm ; quanto basta a divertirsi parecchio se si pensa che la versione Turbo conta 750 Nm.

La Porsche Cayenne S non è solo potenza, ma soprattutto tecnologia e design. Basta guardare  i poderosi cerchi in lega opzionali da 21″ “911 Turbo Design” con passaruota maggiorati per capire che non è un suv qualunque. Cattura gli sguardi dei passanti come solo poche supercar sanno fare ed emoziona da vera fuoriserie sin dall’accensione. Basta girare la chiave per ascoltare il rombo del suo poderoso V8. (Ebbene si anche le diesel ne sono capaci)

Gli interni sono curati e tutta la strumentazione è portata di mano. Bellissimo il volante sportivo a tre razze e le finiture in alluminio. La versione provata è inoltre dotata di interni opzionali in pelle nero/rosso granata che le conferiscono dinamismo e raffinatezza. Certo si tratta di accessori costosi ma a mio parere valgono fino all’ultimo centesimo speso.

La plancia è ampia e spicca il navigatore satellitare con schermo touch da 7″. Il sistema di infotainment è di facile utilizzo. Davvero ben fatto ed intuitivo. E’ possibile collegare il proprio cellulare via bluetooth, aux o usb. Non è necessario distrarsi alla guida perchè le informazioni del navigatore sono accessibili anche tramite uno schermo posto all’interno del tachimetro.

In strada sorprende per comfort e silenziosità. Ma non fatevi trarre in inganno. Basta sfiorare (letteralmente) l’accelleratore per essere proiettati in una esperienza di guida totalmente diversa. Il cambio automatico ad 8 rapporti inizia a scalare marce come una mitragliatrice e la potenza a disposizione è illimitata tanto che è facile farsi prendere la mano.  E’ possibile regolare le sospensioni e le impostazioni del motore secondo lo stile di guida che si intende esprimere. 

I consumi sono contenuti. Non chiedendole il massimo è facile raggiungere gli 8,7 l/100 km. Comunque assolutamente ragionevoli tenendo conto delle dimensioni della vettura.  

La abbiamo guidata per oltre 1000 km e si è rivelata una compagna di viaggio fedele e ben contenta di farsi strapazzare.

In città è agile e scatta sicura al semaforo. Tutti la guardano e le piace regalare il rombo del suo motore V8. Qualche difficoltà la riscontra nei parcheggi; del resto è larga poco meno di 2 metri e lunga quasi 5. Dati che però sembrano lontani anni luce quando si è al volante complici i sensori di parcheggio e la telecamera di retromarcia che rendono anche le manovre più insidiose un gioco da ragazzi. E’ inoltre dotata del sistema start & stop che consente lo spegnimento automatico del motore a vettura ferma tenendo semplicemente il pedale del freno premuto.

Domina indisturbata strade extraurbane e autostrade e grazie al cruise control si riesce a domarla ancora meglio. Insomma una auto completa che regala emozioni e rilassa alla guida. I sedili sono generosi nelle dimensioni e regolazioni automatiche e anche chi viaggia dietro non ha nulla da recriminare.

E veniamo al prezzo. Per la Porsche Cayenne S entry level si spendono 86.010 euro. La versione in prova conta numerosissimi accessori. Oltre a quelli già menzionati c’è ,ad esempio, il lane departure che per 1.268 euro ci avvisa che stiamo invadendo l’altra corsia o uscendo fuori strada, il tetto apribile/rialzabile, i sedili riscaldabili e le luci bi-xenon.

Insomma 26.000 euro di accessori grazie ai quali il prezzo  raggiunge i 112.673 euro. Non pochi ma la qualità e le emozioni che offre sono qualcosa di unico.

Antonio Elia Migliozzi
Antonio Elia Migliozzi
Giornalista iscritto all'ordine scrivo di auto per passione. Nel 2014 ho creato Autoprove.it, uno spazio nuovo per un racconto disintermediato attento alle verità, anche scomode, del settore Automotive. Per carità non amo le notizie strillate, ma ho il desiderio di non nascondere nulla anche quando significa far arrabbiare qualche ufficio stampa.
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